Dagli Usa un eco-diesel a base di urea

Il Congresso Usa utilizza ha approvato, in questi giorni, l’avvio di un progetto che potrebbe dare alla luce un nuovo motore diesel, in grado di ridurre le emissioni di CO2. La tecnologia che si teneterà di sviluppare punta al riciclo di un prodotto di scarto dell’organismo umano : l’urea.

Come tutti sappiamo, l’urea è l’acido contenuto nell’urina degli esseri umani, la quale potrebbe diventare un additivo  da utilizzare come componente del carburante dei motori diesel di domani.Se tale progetto dovesse dare buoni risultati, verrebbe avviato un riciclo della sostanza di scarto degli esseri umani, più ecologico del mondo. Nello specifico, il carburante a base di pipì viene ottenuto miscelando l’urea con un fluido ottenuto per sintesi da gas naturali il quale, unito al gasolio, è in grado di diminuire sensibilmente le emissioni di ossidi di azoto, la sostanza prodotta dalla combustione nei motori diesel.

L’EPA, l’agenzia USA di portezione dell’ambiente, ha affermato che questa tecnologia, se applicata, potrà salvare il mondo dalla formazione dell’ozono e dalla pioggia acida. Si tratta dfi un progetto serio, ha continuato l’EPA, la quale invita tutti a non considerare il serbatoio della propria auto come come la toilette dell’area di servizio autostradale. Il futuro carburante a base di urea, infatti, necessita di un serbatoio ad hoc il quale, una volta vuoto, impedisce l’accensione del veicolo, anche se si stima che unpieno di questo fluido garantirebbe un’autonomia di circa 15.000 KM. Il nome di questa tecnologia è SCR, acronimo di Selective Catalytic Reduction (SCR), un sistema già utilizzato da molte case produttrici di camion il quale consente di essere conforme agli standard sulle emissioni Euro4 ed Euro5 per i veicoli medi e pesanti. Il sistema SCR applicato al nuovo carburante è già stato approvato dal Congresso americano e viene già utilizzata con successo dalla Mercedes e dalla Volkswagen, in attesa che anche altri costruttori l’adottino. Se il progetto dovesse dare buoni frutti in termini di applicazione e rispetto dell’ambiente, vorrà dire che i prodotti di scarto dell’organismo umano potranno essere utilizzati per muovere le auto di domani, anziché essere “scaricati”.

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