Fiat, il futuro è in Italia

Nessuna chiusura. Anzi, dal 2013 potenziamento degli impianti e soprattutto progetti chiari per il loro futuro. Almeno a parole il destino di Fiat sembra tracciato, soprattutto dopo che Sergio Marchionne ha illustrato programmi e obiettivi futuri che però partono da un dato di fondo: la riduzione degli obiettivi finanziari da qui al 2014, puntando al pareggio in Europa entro il 2015 o 2016.

Fiat lancia la 500L, berlinetta tuttofare

Da una parte la rosa delle mille ipotesi per il futuro, compresa la caccia ad un terzo partner forte che potrebbe essere Suzuki o magari anche Renault, e il possibile spostamento della sede centrale negli Usa che Sergio Marchionne non ha affatto escluso. Dall’altra però anche le novità di produzione per il Gruppo Fiat-Chrsyler al Salone di Ginevra, come l’attesissima Fiat 500 L.

Maruti Suzuki sposa il diesel Fiat

Casomai ci fossero stati ancora dei dubbi sui rapporti futuri che legheranno il Gruppo Fiat alla Suzuki, almeno per quello che riguarda i motori, sembrano fugati dalle ultime notizie: infatti la Maruti-Suzuki, alleanza in salsa indiana e giapponese, ha appena annunciato che acquisterà propulsori diesel proprio dalla Fiat.

Marchionne prudente sull’auto elettrica

Se il gruppo Nissan Renault tenta di introdurre nel mercato prototipi a trazione elettrica, non sarà di certo Fiat a seguire l’esempio, o almeno non nell’immediato futuro, stando alle parole dell’amministratore delegato dell’azienda Sergio Marchionne. L’ad della casa torinese ha dichiarato le sue perplessità rispetto a questa ipotesi in quanto porterebbe “solo ad un aumento dei costi, senza nessun beneficio immediato e concreto”.

Gruppo Fiat in crescita, Chrysler fà da traino

Marchionne è sempre più ambizioso, il discusso AD del Gruppo Fiat, per giorni coinvolto nel braccio di ferro con la Fiom e gli operai di Mirafiori, ed “autore” di frasi non proprio stupende nei confronti del nostro paese e degli operai italiani, è un vero e proprio imprenditore e lo dimostra ogni volta che apre bocca. Nella sua ultima uscita si è detto contento per la crescita del marchio Chrysler ed ha detto che il mercato mondiale è sulla via del risanamento.

Marchionne, Mirafiori non è un problema

Ancora turbolenze in casa Fiat, l’accordo con i sindacati per Mirafiori non si è trovato e la situazione rimane a dire poco turbolenta, lavoratori contro dirigenza, uno scontro a muso duro che ci riporta indietro nel tempo a periodi storici che non ci sono più ma che sembrano tornare indietro.