Citroen fornirà auto elettriche ai vigili di Roma

Passo importante nella lotta all’inquinamento effettuato dal Comune di Roma. La polizia municipale della Capitale, infatti, sarà ben presto dotata di nuove vetture elettriche, che verranno fornite dalla casa francese Citroen.

COME IN FRANCIA – Roma dunque si pone in primo piano nella lotta all’inquinamento grazie all’ acquisto quattordici auto elettriche destinate ai Vigili urbani del centro storico e all’Osservatorio per i cambiamenti climatici, che andranno a sostituire le vetture più vecchie, e quindi più inquinanti. Come detto, le vetture verranno fornite da Citroen, e per la precisione si tratta di quattordici Citroën C-Zero. Già in Francia la casa  automobilistica detiene numerose partnership con le amministrazioni comunali. A Roma, il prossimo passo per la riduzione delle polveri sottili prevede l’istallazione iniziale  di 100 stazioni di ricarica, che verranno seguite da altre 200. Ma nei prossimi anni sono in cantiere altri progetti per rendere la città più eco-sostenibile, come il car sharing elettrico nel centro storico.

SENSIBILIZZAZIONE – Ecco quanto dichiarato in merito dall’assessore comunale all’Ambiente, Marco Visconti:« Un primo, importante, passo avanti verso il traguardo che le più grandi città d’Europa si sono poste. Adesso partiamo con il potenziamento delle flotte pubbliche, poi ci dedicheremo a progetti per la sensibilizzazione dei cittadini all’uso dei mezzi elettrici ed ecologici». Sulla partnership con il Campidoglio, commenta così Ayoul Grouvel, direttore veicoli elettrici della Citroën: «Esiste un piano strutturato che prevede 25 mila vetture ed esistono gli ecoincentivi ma questo è un ottimo inizio. I comuni devono dare il buon esempio». Nel merito è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo:«La sfida non può essere vinta con 14 auto. Servono politiche di mobilità sostenibile. Serve incentivare l’uso della bicicletta. Le auto elettriche devono costare di meno. Devono esserci più colonnine di ricarica. E soprattutto, se incentiviamo l’utilizzo dei mezzi pubblici, poi i bus non possono inquinare quanto cento macchine».

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