Importazioni parallele, così si risparmia

Da qualche tempo stiamo cercando di fornirvi preziosi consigli su come muovervi nel campo dell’acquisto di un’auto, nuova o usata che sia, ma anche per quello che riguarda la spese accessorie dalle assicurazioni alle gomme, con l’obiettivo del massimo risparmio.

E questa settimana torniamo a parlare di mercato, soprattutto svelando qualche trucco che può tornare utile per spendere meno. Perché ad esempio forse in pochi lo sanno, ma la macchina che desideriamo forse è un po’ meno irraggiungibile di quello che possiamo immaginare. Merito delle importazioni parallele grazie alle quali si potranno comprare gli stessi modelli normalmente destinati al mercato estero e che fino a poco tempo fa potevano essere acquisite solo dai concessionari.

Ora invece il mercato è cambiato, allargandosi a tutto vantaggio degli acquirenti privati e soprattutto sono soluzioni assolutamente legali. In pratica gli importatori paralleli possono rivendere veicoli nuovi, inizialmente destinati al mercato estero, a prezzi molto più bassi grazie al minore ricarico dell’aliquota IVA applicata nel Paese estero.

Per scegliere l’occasione migliore sarà sufficiente tenere d’occhio il report annuale che la Commissione Europea emette analizzando il mercato automobilistico comunitario, confrontando i prezzi netti dei modelli più venduti da 26 costruttori, tra europei e nipponici. In pratica basterà prendere il prezzo netto del Paese estero perché l’IVA dipende dal mercato interno della nazione in cui viene commercializzata l’auto, mentre non si applica sui veicoli usati in fase di importazione. Quindi per le auto usate meglio scegliere nazioni con bassa pressione fiscale, mentre per i veicoli nuovi quelli ad alta pressione fiscale in cui la differenza tra il prezzo netto e il prezzo finale è migliore.

Per portare legalmente la vettura in Italia servono i documenti che attestino il versamento dell’IVA, la versione originale del Certificato di Omologazione Comunitaria e l’autenticazione del contratto di acquisto. Ottenuti questi basterà munire l’auto di una targa di prova e accendere un’assicurazione provvisoria per coprire eventuali danni durante il trasferimento. Per tutto questo basterà rivolgersi  agli importatori paralleli. compilando la pratica per l’importazione di auto dall’estero.

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