Lotus Evora

Alzacristalli elettrici. Telecamera posteriore. Climatizzatore. Abs. Sensori di parcheggio. Telecomando apricancello programmabile. Servosterzo. Fari bi-xeno. Controllo elettronico della trazione. Navigatore satellitare. Presa di corrente nel vano bagagli. Già: perfino il vano bagagli! E a misura di sacca da golf, per di più. Il fatto è che stiamo parlando di una Lotus. La più accessoriata che sia mai uscita dalla fabbrica di Hethel, verrebbe da dire.

La Evora, così si chiama la prima Lotus completamente nuova da 13 anni a questa parte, s’innesta nella lunga tradizione di sportive a due posti più due della Casa inglese: l’Elan +2 del 1967, l’Elite del 1973, l’Éclat del 1975 e l’Excel del 1985. Tutte macchine che magari non erano così belle da togliere il fiato, ma che un loro pubblico di fan se l’erano conquistato: in tutto 11.381 esemplari costruiti dal 1967 al 1992.

Questa Lotus, per cominciare, è good looking. Ora, se date uno sguardo alle 2+2 della Casa di Hethel, lo capite inequivocabilmente che sono tutte disegnate intorno a un abitacolo per quattro. La Evora, no: sembra una biposto vera. E infatti, viene proposta anche a soli due posti con tanto spazio per i bagagli. Si chiama Evora 2+0 e costa 61.874 euro, con tre anni di garanzia oppure 100.000 km. Come dire che questa è una everyday Lotus, da usare tutt’i giorni.

Ok, ci vuole un bel po’ di passione per guidare una Lotus, ma anche meno spirito di sacrificio di quanto t’aspetti. Giusto salire – ma sarebbe più corretto dire scendere – in macchina ti obbliga a superare il massiccio longherone sottoporta e a sfoderare l’agilità di un gatto, se vuoi che la manovra risulti elegante. Poi, una volta incastrato nel seggiolino, regolabilissimo, è come essere su un’auto normale. Più o meno.

Cosa t’aspetti da una Lotus se non un handling esaltante? Anche la Evora, con tutta la zavorra di gadget che si porta addosso – pesa la bellezza di 1382 kg, più di una Porsche 911 GT3 – ti concede ampio divertimento. A patto di andare forte, molto forte, fortissimo. Perché alle velocità normali, quelle di chi ha un po’ d’istinto di conservazione, la Lotus Evora è un po’ sciapa. Colpa del motore. Il problema non è tanto la potenza, 280 cavalli a 6400 giri, e neppure la coppia massima, 350 Nm a 4700 giri. Il punto è che non ha carattere: il V6 Toyota di tre litri e mezzo, benché rivisto e corretto dalla Lotus, si limita a svolgere passivamente il ruolo di unità propulsiva, senza metterci alcun valore aggiunto. Neppure il sound, che in questo contesto si può definire serenamente rumore. Per di più è l’unico V6 con la voce di un quattro cilindri…

Poi, a guardare i numeri, ci saremmo anche: 0-100 in 5,1 secondi, 261 km/h di velocità massima e un consumo medio di appena 8,7 litri di benzina ogni 100 km, con emissioni di CO2 pari a 205 g/km. In vendita da questo mese: i primi quattrocentocinquanta esemplari saranno tutte 2+2 full optional, cosa che porta di slancio il conto a quota 77 mila e passa euro. Ma con la targhetta commemorativa incollata alla plancia.

Fonte: Quattroruote.it

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