Hummer, una fine ingloriosa

Non c’è davvero pace per la General Motors, ed in particolar modo per il suo marchio Hummer. Come infatti saprete la società texana chiuderà a breve i battenti dopo una lunga e dolorosa agonia. La Hummer è stata per molto tempo al centro di una trattativa di vendita che avrebbe dovuto portare la società nelle mani di una holding cinese, facente capo alla Tengzhong, casa produttrice piuttosto nota nella terra del dragone.

La chiusura non ha però impedito la vendita degli ultimi modelli prodotti, tra i quali spiccano i poderosi H3, vetture assolutamente di lusso per la loro stazza, e di conseguenza, per il carburante che necessitano per essere mossi; elemento quest’ultimo che più di tutti ne ha decretato l’inefficacia in un mercato che oramai volge all’ecologico ed al risparmio, se non proprio alle zero emissioni ed alle vetture alimentare con energia elettrica.

Ebbene, dicevo, non c’è pace per il gruppo, infatti una segnalazione di Customer Reports in Nord America ha causato un guaio grosso nonché un serio danno economico per General Motors. E’ stato infatti ravvisato un difetto piuttosto grave, sembra che un componente malfunzionante porti addirittura al distaccamente del potente motore del fuoristrada, la qual cosa come potrete immaginare può essere causa di gravi problemi di sicurezza.

A causa di questo la General Motors si è vista costretta ad organizzare una campagna di richiamo costosissima per una compagnia destinata alla chiusura, ben 162.000 Hummer H3 sono state infatti “richiamate alla base” per riparare il guasto che i tecnici avrebbero già individuato. La fine di una carriera brillante nel modo peggiore possibile, e un danno economico che peserà moltissimo sulle spalle di General Motors, che sta cercando in tutti i modi di risalire la china dopo alcuni anni piuttosto negativi.

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