Nissan LEAF, comincia l’era delle emissioni zero

Si chiama LEAF (che in inglese vuol dire “foglia”) ed è la nuova auto elettrica che la Nissan ha presentato poche ore fa in occasione della inaugurazione del nuovo quartier generale della Casa giapponese a Yokohama alla presenza del presidente e CEO, Carlos Ghosn per sottolineare un momento doppiamente importante per la storia della Nissan.

BATTERIE IN BASSO
A parte le caratteristiche già annunciate, diciamo subito che la LEAF è lunga 4445 mm, larga 1770 mm e alta 1550 mm con un passo di 2700 mm. Queste due ultime quote, più sviluppate in proporzione rispetto alle altre, sono la diretta conseguenza del fatto che le batterie al litio sono piazzate nella parte bassa della vettura che ha un pianale completamente nuovo, nato in modo specifico per rispondere a una disposizione dei componenti diversa da ogni altra automobile. Lo stile, come anticipato, ricorda quello del concept Mixim nella parte anteriore e per la forma discendente del tetto, i fianchi hanno una bombatura piuttosto articolata sottolineata da un leggero spigolo e la coda ha i gruppi ottici verticali a boomerang. Quest’ultimi, sono a LED come i proiettori anteriori e consumano un decimo di quelli ordinari.

POTENTE COME UN DIESEL 1.6
Le batterie della LEAF sono al litio in struttura laminata a 48 moduli, erogano oltre 90 kW e hanno una capacità di 24 kWh. Sono prodotte dalla AESC (joint-venture tra Nissan e NEC) e si ricaricano dalla presa di casa in 8 ore e con il sistema rapido (presa di sinistra con la Q di “quick”, in inglese “rapido”) all’80% in mezz’ora per un’autonomia di 160 km. In entrambi i casi, la presa è sulla parte frontale, dietro lo sportellino al centro della calandra che reca il marchio Nissan. Il motore elettrico, sistemato anteriormente, ha una potenza di 80 kW e una coppia di 280 Nm, più o meno come un Diesel 1,6 litri anche se disponibile sin da 0 giri/min, ed è collegato direttamente alle ruote anteriori senza bisogno di cambio o frizione, fattori che determinano un’efficienza generale ancora maggiore. Anche l’aerodinamica appare molto curata e, per ridurre la resistenza di rotolamento, sono stati adottati pneumatici Bridgestone Ecopia. Per le prestazioni, dichiarata per ora solo la velocità massima che supera i 140 km/h.

L’EFFICIENZA DI GUIDA SI VALUTA AD “ALBERELLI”
Decisamente futuristica la plancia che ricorda quella della Honda Insight. La strumentazione è raccolta in un unico quadrante digitale e in una feritoia superiore. Nel primo, al centro si vede il trip computer sormontato dall’indicatore della potenza impiegata, sulla sinistra c’è l’indicatore per la temperatura delle batterie e sulla destra il loro stato di carica con l’autonomia concessa. Nella seconda, oltre al tachimetro, all’orologio e al termometro, c’è una serie di alberelli che dovrebbe essere l’“ecoincentivatore” per invogliare il guidatore a una condotta di guida intelligente, del tutto simile nel concetto e nella veste a quello della già citata Honda Insight. L’avviamento del sistema di propulsione avviene attraverso un pulsante alla sinistra del piantone che, nelle versioni per i mercati europei e americano, saranno alla destra, sempre verso il centro della plancia.

ELETTRICA A 5 POSTI
La parte centrale è dominata dallo schermo del sistema multimediale collegato con la telecamera di parcheggio posteriore e dalla telematica molto sofisticata anche per la gestione delle informazioni tra il sistema di ricarica e la rete. Sul tunnel invece spicca una grossa manopola che fa le veci del cambio con un pulsante sulla sommità per la posizione P. Poco dietro, di fronte al bracciolo, di vede la leva del freno di stazionamento. Il resto dell’abitacolo, comodo per cinque persone, sembra davvero quello di una vettura normale e anche il vano di carico appare per capacità simile a quello di un’auto normale. Peccato che la posizione ribassata del piano determini uno scalino marcato sia con l’attacco degli schienali sia con la soglia del portellone.

DAL 2011 IN EUROPA
La LEAF sarà costruita nello stabilimento nipponico di Oppama in 50mila unità all’anno, di seguito in quello americano in Tennessee che avrà a regime una capacità produttiva di 200mila unità all’anno, per essere venduta dal 2010 sui mercati giapponese e USA e in Europa l’anno successivo. Numeri destinati a crescere ulteriormente se Nissan dovesse dare seguito agli accordi stabiliti con i rispettivi governi per gli stabilimenti in Portogallo e Regno Unito. Una cosa però è sicura: oggi è cominciata la nuova era di Nissan.

Fonte: Omniauto.it

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