Elettriche e ibride, i numeri italiani

toyota_auris_hybrid4Se nel nostro primo viaggio alla scoperta degli ecoincentivi abbiamo analizzato quelle che sono le prospettive dei contributi forniti dal governo per i prossimi tre anni, oggi invece andremo ad analizzare la risposta concreta del mercato nel 2012, giusto per capire quali possano essere le prospettive future.

Difficile immaginare un boom, soprattutto alla luce di quella che è stata la crisi complessiva del mercato. Ma nonostante questo almeno le auto ibride hanno dimostrato di saper tenere, aumentando di circa 1.500 unità il numero di immatricolazioni rispetto al 2011. Il dato complessivo è stato di 6.577 contro le 5.061 dell’anno precedente, anche se è soprattutto dovuto alla comparsa di modelli nuovi, come la Toyota Yaris ibrida. Invece numeri ancora decisamente bassi per le auto elettriche che nel 2011 sono stati 284, mentre nel 2012 sono salite a 508.

Andando ad analizzare in dettaglio le vendite, per le ibride il picco è stato raggiunto in ottobre quando sono state consegnate 874 vetture, pari allo 0,76% del mercato. Invece il massimo per le elettriche pure è arrivato a giugno con 99 consegne, complessivamente lo 0,08% della fetta. Numeri che spiegano come non si possa parlare certo di fenomeno, a fronte invece di cifre decisamente superiori all’estero, non solo negli Usa o in Giappone che da anni hanno portato avanti una campagna decisamente interessante per incentivare gli acquisti.

In testa alle preferenze degli italiani tra le ibride c’è la Toyota Auris Hsd con 1.963 vetture vendute. Alle sue spalle ancora un modello della Casa nipponica, ossia la Toyota Prius con 864 e a completare il podio ovviamente ancora Toyota, questa volta con la Auris Hsd con 840. Appena sotto arrivano la Lexus CT200h con 715 e due Peugeot, ossia la 3008 Hybrid4 con 525 e la 508 RXH con 370. Tre le elettriche, al di là dei numeri decisamente inferiori, spicca comunque la Citroen C-Zero con 113, davanti a Peugeot iOn con 88 e Nissan Leaf con 41.

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