Un ultimo restyling prima di andare in pensione. Potremmo fotografarla così la nuova versione del Volvo XC90, Suv di punta della Casa svedese che in dieci anni di vita ha mantenuto praticamente la stessa carrozzeria originale, ma sta per presentarsi al pubblico con interessanti novità prima di essere sostituito da un nuovo modello nel 2014.
Un deciso lavoro di cesello, quello operato da Volvo, a cominciare dagli esterni che presentano rivestimenti verniciati in tutte le superfici come il rivestimento del paraurti inferiore, i pannelli di protezione laterali e le bordature dei parafanghi che in precedenza erano invece in plastica nera. Inoltre compaiono luci diurne anteriori e gruppo ottici posteriori a Led.
Tra le innovazioni i cerchi da 18” o 19” pollici battezzati rispettivamente ‘Thalia’ o ‘Issione’, due nuove tinte per la carrozzeria, ossia rosso metallizzato e bronzo crepuscolo, mentre negli interni spicca il largo impiego di particolari in acciaio lucidato. E negli allestimenti Premier Plus e Platinum arrivano anche sedili in pelle di serie, profilati in legno, leva del cambio con intarsi rossi e tappetini speciali.
Notevoli gli arricchimenti, già di serie, come il sistema di intrattenimento e comunicazione con sistemi Bluetooth e audio streaming, che nelle versioni Platinum diventa un impianto stereo da 650 watt con 12 altoparlanti. In più diversi vani portaoggetti e un deciso miglioramento della capacità di carico nel bagagliaio.
La nuova XC90 verrà spinta da un motore 3.2 litri da 240 cavalli accoppiato ad un cambio a sei marce automatico e ad una trazione anteriore o integrale, ma sarà disponibile anche con pacchetto ‘R-Design’, che assicura una risposta allo sterzo più pronta, sospensione più rigida e interni esclusivi a cominciare dal volante R-Design.
Tutto in attesa di vedere il modello nuovo, probabilmente in arrivo da fine 2014, che dovrebbe presentare una decisa riduzione del peso sfruttando la nuova piattaforma modulare prevista dalla Casa svedese. E potrebbero arrivare anche due motori nuovi, a cominciare da un quattro cilindri che assicura le stesse prestazioni del 6 cilindri, ormai a fine produzione.
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