Le auto a chilometri zero: occasioni o possibili truffe?

Un’ auto praticamente nuova scontata in modo generoso: praticamente il sgno di chiunque desideri una vettura nuova fiammante rispermiando sul prezzo di concessionaria. Ma ditro l’acquisto di un’auto a “chilometri zero” possono celarsi diverse insidie

BUON AFFARE – Sconti fino a 30%, su auto praticamente nuove con pochi chilometri percorsi e al massimo 6 mesi-1 anno di vita. Il mercato  delle «chilometri zero» è praticamente parallelo a quello del nuovo e a quello dell’usato. Si tratta di veicoli intestati alle concessionarie, spesso modelli utilizzati per test drive,ma nella ancor più spesso modelli usati dai costruttori per gonfiare le vendite mensili ( infatti negli ultimi giorni del mese si registrano forti impennate delle immatricolazioni), falsando dunque la situazione pur critica di un mercato che perde sempre più terreno.  Ma accanto all’astuta manovra dei costruttori, questa pratica mette a disposizione veicoli praticamente nuovi ma già immatricolati e dunque scontabili di buone percentuali, rappresentando quindi un buon affare per chi è alla ricerca di un veicolo. A patto, ovviamente, di comprendere quali siano le condizioni e quali i rischi di un simile investimento.

 LA DATA DI PRODUZIONE – La cosa fondamentale da accertare, infatti è la data di produzione del veicolo: spesso infatti un’immatricolazione recente nasconde in realtà un veicolo prodotto anni prima e che per lungo tempo è stato tenuto parcheggiato in attesa del da farsi. La data di produzione  è un dato facilmente rintracciabile attraverso il numero di telaio, il codice sui vetri, il marchio sulle cinture di sicurezza, il codice identificativo del “Model Year” o dalla data di produzione di un singolo pezzo. Appurato ciò infatti è possibile farsi un’ idea più precisa su quello che si sta per acquistare e, magari, approfittare di qualche buona offerta sul nuovo per spuntare un prezzo vicino o, in alcuni casi, addirittura inferiore a quello di una km 0.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *