La crisi si abbatte sul mercato auto: vendite giù nel 2011

Una ricerca condotta dal Centro Studi Fleet&Mobility in collaborazione con il Master sull’Automobile di Roma fa il punto sul mercato dell’auto in Italia: gli effetti della crisi si fanno sentire, tanto da spingere le immatricolazioni giù di oltre il 10%

FLESSIONE DEL MERCATO – La ricerca «Il Mercato Auto a Valore» prevede una spesa da parte degli italiani di 31 miliardi di euro per acquistare auto nuove nel 2011  (-7% rispetto al 2010), mentre il numero delle vetture immatricolate non dovrebbe essere superiore a 1 milione 750 mila (-11% sul 2010).  Infatti, dopo lo scorso decennio-record, in cui in Italia sono state acquistate in totale oltre  23 milioni di auto nuove, l’analisi prevede una flessione del mercato, che difficilmente supererà   la soglia dei 2 milioni di vetture l’anno. Il calo delle vendite si registra soprattutto fra i privati, mentre per quanto riguarda le imprese si registra una controtendenza, con il mercato in crescita addirittura  del 7% rispetto allo scorso anno.

LE AUTO INVECCHIANO MEGLIO? – La ricerca si è focalizzata anche su ulteriori parametri: ad esempio, la spesa per auto, che nel 2011 in media sarà di 16.713 euro, con un incremento del 5% rispetto al 2010: c’è da dire però che lo scorso anno i prezzi erano tenuto bassi grazie agli incentivi  disponibili per auto più piccole. In linea col 2011 invece il dato che riguarda le aziende,che spendono in media per ogni auto 19.836 euro. E Pierluigi del Viscovo, Direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, spiega:«Gli italiani comprano un’auto nuova per sostituire quella vecchia che già hanno. Nel decennio scorso lo hanno fatto a un ritmo di 2,3 milioni all’anno, mentre ora sembrano orientati a un ritmo di circa 1,9 milioni, come prevedibile media del decennio in corso. Certamente l’incertezza e le difficoltà economiche hanno il loro peso, ma dobbiamo anche chiederci se le auto oggi in circolazione non invecchino meglio di quelle che andavano in giro 10 anni fa, sia come estetica che come meccanica. Aggiungo anche che sono in atto una diminuzione delle percorrenze medie e un allungamento degli intervalli di manutenzione che certamente incidono sulla necessità di cambiare l’auto».

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