In periodo di crisi ci sono storie di successi inaspettati che fanno parlare di se e non devono passare inosservate. La storia della Dacia Duster è una di queste; una macchina nata in sordina che però sta conquistando fette di mercato assolutamente inaspettate e sta letteralmente facendo saltare la catena di montaggio in cui viene assemblata.
La Dacia Duster, per chi ancora non lo sapesse, è il SUV low cost della casa rumena Dacia, che brilla forte sotto la protezione del gruppo Renault – Nissan. La Duster, forte delle tecniche già applicate su macchine come il Qashqai, ma costruita senza aggiungere troppi fronzoli, ha un costo assolutamente accessivo (11.900 € per il modello base) e sta avendo un successo molto maggiore del previsto. La casa rumena ha raccolto negli ultimi mesi qualcosa come 35.000 ordini, ma è riuscita a soddisfare appena 12.000 di questi, con tempi di consegna che si aggirano sui sei mesi.
Visto e considerato che i numeri sono alti e oltretutto accennano a crescere è previsto un piano di aumento della produzione, in modo da non far lievitare i tempi di attesa oltre i sei mesi e magari anzi abbassarli sensibilmente. A Mioveni, in Romania, nello stabilimento Dacia che produce la vettura, vengono attualmente assemblate 20 auto al giorno ma le alte sfere del gruppo hanno in programma di alzare la produzione a 35 veicoli al giorno. Si tratta di un obiettivo non da poco visto che ci sarà da ridefinire miriadi di contratti con distributori e fornitori, pertanto la crescita della distribuzione comincerà ad ottobre, quando si passerà a 25 vetture al giorno, e si arriverà al traguardo delle 35 automobili prodotte giornalmente solo nel 2011, per la precisione nel mese di gennaio.
Alla Dacia, ed alla Renault, sono davvero sorpresi del grande successo di questa vettura, è evidente che non si aspettavano questo boom, ed è altrettanto evidente che dopo l’ottimo lavoro fatto per produrre la Duster è necessario che facciano qualche passo in più per non deludere gli acquirenti con tempi di consegna biblici.
