Dal triciclo a pedalata assistita al quadriciclo a idrogeno

Un quadriciclo quadriposto che con 630 grammi di idrogeno percorre da 80 a 160 km. È l’inglese Microcab H4, diretto discendente di un triciclo con carrozzeria semichiusa a propulsione “ibrida”: elettrica e umana. Un progetto che poi si è evoluto nel 2002 nell’H3, sempre triciclo, ma biposto e a fuel cell, e infine nell’attuale H4. Di questo sono in circolazione della miniflotte sperimentali in uso dalla Royal Mail e dall’Università di Birmingham.

Cinque veicoli partecipano al progetto Cabled finanziato dal Governo inglese e attuato nelle città di Birmingham e Coventry. Proprio da un professore dell’Università di Coventry, John Jostins, è nata la Microcab, coinvolgendo nello sviluppo del veicolo lo stesso istituto universitario.
Il veicolo è pensato essenzialmente per brevi spostamenti in aree urbane , da cui le prestazioni ridotte: la velocità massima è di 64 km/h, la potenza massima erogabile dalla fuel cell è di 1,5 kW, non molto per un peso a vuoto di 550 kg. L’autonomia dichiarata è credibile: come energia, 630 grammi di idrogeno (gassoso, contenuto in un serbatoio dichiarato “antiproiettile”) equivalgono a circa 2 litri di benzina e va considerato un rendimento all’incirca doppio rispetto a un motore termico. Il pieno di idrogeno richiede circa 4 minuti. La carrozzeria, in pannelli in materiale plastico fissati a una struttura in lega leggera, è a due porte con un ampio portellone posteriore. Dietro i sedili anteriori c’è spazio per altri due posti oppure per un ampio vano di carico piatto come nella versione “furgoncino” utilizzata dalle poste inglesi. In arrivo anche un mini pick up, mentre è già stata sperimentata una versione taxi che prevede una rampa per consentire l’accesso a persone in carrozzina. Ovviamente non si parla ancora di commercializzazione, pur se l’H4 sembra ormai un prodotto ben collaudato.

Fonte: Autoambiente.com

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