Opel Ampera, ecco la prova su strada

Per descrivere le virtù dell’ Opel Ampera non serve altro che riportare i suoi consumi, più significativi di qualsiasi descrizione fornita a parole. Nel dettaglio il motore elettrico ha consumato 10.6 kWh, mentre l’unità termica si è accontentata di 5.38 litri. Valori fuori scala per qualsiasi altra vettura, incapace di replicare uno schema di funzionamento raffinato e all’avanguardia, tutto incentrato attorno alla piattaforma Voltec.

LA PROVA – La vera particolarità dell’Ampera sta infatti nel suo motore elettrico, che eroga 151 CV e si rivela più potente del quattro cilindri benzina da 1.4 litri . Questa sproporzione giustifica l’acronimo EREV, ossia veicolo elettrico ad autonomia estesa. L’unità elettrica veste i panni del motore principale e garantisce un’autonomia compresa fra 40 ed 80 chilometri, variabili fino ad oltre 500 quando entra in causa l’unità termica. Il guidatore può scegliere fra quattro modalità di funzionamento: Normal, Sport, Mountain (viene erogato qualche cavallo extra) e Hold, con l’utilizzo del solo motore a benzina. Quest’ultimo subentra non appena le batterie hanno esaurito la carica, innestandosi dolcemente e senza alcuno strattone.

Il quattro cilindri muove l’auto e nel frattempo mantiene in carica le batterie, che non restano mai “a secco” e garantiscono sempre un boost di potenza nelle accelerazioni più decise. Il motore elettrico è alimentato da una batteria agli ioni di litio con forma a T, collocata in posizione longitudinale e composta da 298 celle. La capacità totale ammonta a 16 kWh, anche se ne viene utilizzata solo la metà per garantire la massima efficienza ed una durata di 10 anni o 240mila chilometri. E’ possibile ricaricare le batterie dalla presa domestica, utilizzando il cavo posizionato nel baule e collegandolo alla presa posta sotto lo specchietto laterale sinistro. Il tempo di ricarica è calcolato in quattro ore.

IL MOTORE – Bastano alcuni chilometri al volante dell’Ampera per formulare un nuovo giudizio riguardo le auto ad alimentazione alternativa. La berlina Opel è tutt’altro che bolsa, poco appaante, ma anzi si rivela piacevole e quasi divertente da guidare. L’unitá elettrica mette a disposizione i suoi 370 Nm fin dai primi metri (lo 0-100 km/h è coperto in appena 9 secondi), garantendo poi una spinta costante e regolare. Questo flusso di potenza viene supportato dal cambio a rapporto unico, ottimo nel rendere pressochè inavvertibile il passaggio di consegne fra i due motori. Il quattro cilindri, modesto com’è (86 CV, 130 Nm), accusa invece un pò di fiato corto e solo l’aiuto delle batterie gli regala performance soddisfacenti, comunque inferiori al solo utilizzo in elettrico.Ottimo invece il comportamento dinamico, per via del rapporto quasi perfetto nella distribuzione del peso: gli oltre 1.700 chili dichiarati rispettano quasi il 50:50, fattore che regala all’Ampera un’invidiabile precisione e compostezza. Aiuta anche l’aver posizionato i 198 chili delle batterie sotto il pavimento, così da abbassare il baricentro. La bontá del telaio ha quindi permesso agli ingegneri di sviluppare un assetto piuttosto soffice, confortevole anche sulle asperitá ma esente da rollio o beccheggio nemmeno quando si forzano le andature. Ad alta velocitá emergono tuttavia i difetti dello sterzo, morbido anche quando non dovrebbe esserlo.

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