Auto elettriche: nei prossimi anni un vero boom, ma non tutti lo vedono di buon occhio

Previsioni più che ottimistiche sul mercato dell’auto elettrica da parte di Antonio Tajani,commissario europeo per l’industria, che ha parlato di un settore che creerà più di 100mila posti di lavoro entro il 2030. Il futuro è dunque già qui?

Le stime sul mercato delle auto elettriche annunciate da Antonio Tajani, commissario europeo per l’industria, nel corso della conferenza Mission Growth a Bruxellesparlano di 110.000 posti di lavoro ed un giro d’affari da oltre 170 miliardi entro il 2030. Queste le parole di Tajani:«Solo puntando su valore aggiunto di qualità e tecnologia e sull’auto del futuro l’Ue potrà restare leader del settore automobilistico».

Dal 2013 partiranno anche in Italia gli incentivi per le auto elettriche che arriveranno fino a 5.000 Euro. Il contributo massimo sarà erogato per i veicoli al di sotto dei 50 g/km di emissioni di CO2. Tra 50 e 95 g/km si scende a 1.200 Euro. L’incentivo più alto diminuirà gradualmente a 4.000 Euro nel 2014 e 3.000 nel 2015. L’approvazione della norma è prevista per giugno.

Ma non tutti sono d’accordo sul porre l’acceleratore sull’elettrico. Nei giorni scorsi infatti Federauto ha presentato le proprie rimostranze, riportate all’Ansa  da Filippo Pavan Bernacchi, presidente dell’associazione delle concessionarie ufficiali italiane:

«In questo momento in cui il mercato degli autoveicoli è ai livelli minimi da quando è stata inventata l’automobile, incentivare una singola tecnologia è quanto di più sbagliato si potrebbe fare. Avvantaggiare una singola tecnologia creerebbe ulteriori squilibri, mentre se venisse adottato il piano presentato al governo dalla Federazione stessa si otterrebbe il giusto equilibrio tra i brand, le motorizzazioni e le alimentazioni. Per l’elettrico inoltre sarebbe auspicabile un periodo di sperimentazione, per capire l’impatto delle infrastrutture che si devono realizzare».

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