Dalla Cina con furore: ecco la microcar da 2.000 euro!

Del mercato indiano e di quello cinese ne abbiamo parlato, e se ne parla, tantissimo, poiché sono i due mercati con i più ampi margini per il futuro, mercati nei quali ci sono tantissimi potenziali clienti da motorizzare.

La corsa per spartirsi “la torta asiatica” è già partita da un pezzo, con tutte le più grosse compagnie occidentali in prima linea, tuttavia India e Cina hanno una industria che ha saputo produrre case automobilistiche in grado di presentare vetture vincenti non solo in casa loro, ma anche fuori.

E’ sicuramente questo il caso della Tata Motors, la casa indiana famosa per aver prodotto la Nano, auto più economica del pianeta, la quale seppur con qualche problema e difetto di troppo, sta comunque facendo quello che le vetture Fiat fecero in Italia a loro tempo, sta, letteralmente, “muovendo” il paese. Ovviamente come in molti sanno la Tata Nano non potrà essere in vendita allo stesso prezzo in Europa, lo sbarco della microcar sarà infatti accompagnato da numerose modifiche, sopratutto nel comparto della sicurezza, che faranno lievitare il prezzo.

Autocar riporta però oggi una notizia secondo la quale la Tata Nano non sarà l’auto più economica a battagliare sul mercato asiatico. In futuro, su altri mercati, la cinese Geely infatti ha pronta una grossa sorpresa. La notizia, riportata da Autocar in questi giorni ha del clamoroso: i cinesi sono pronti a mettere sul mercato una autovettura ancora più economica della Tata Nano, la microcar indiana costa infatti 2.500 sterline mentre la futura piccola cinese sarà in vendita ad un prezzo compreso addirittura tra le 1.500 e le 2.000 sterline, il che significa che non sfonderà il tetto dei 2.200 euro.

La Geely super economica sarà derivata dal prototipo IG già visto a Pechino al recente salone e sarà lunga appena 3.20 metri e mossa da un motore in grado di erogare 72 cavalli. In cantiere, sempre secondo Autocar, ci sarebbe anche la versione elettrica di questa economica vettura, che dovrebbe uscire nel biennio 2014-2015, appena qualche mese dopo la versione tradizionale.

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