Carburante alle stelle, nasce l’osservatorio dei prezzi?

Settimana nerissima per gli automobilisti della penisola, la benzina verde infatti sta schizzando in alto dopo che già qualche settimana fa aveva fatto un bel salto in avanti arrivando a prezzi che sfioravano 1,40 euro al litro. Questa settimana il prezzo, a causa di una sequenza di eventi nefasti, non ultimo il disastro ambientale della piattaforma petrolifera collassata nel Golfo del Messico, la benzina verde ha sfondato quota 1,44 euro al litro mentre il diesel è arrivato a 1,2 euro al litro.

La compagnia che ha iniziato il gioco al rialzo è stata, ad inizio settimana, la Q8, alla quale molte altre compagnie si sono in seguito accodate unendosi a questo gioco perverso. Gli automobilisti si stanno chiedendo in massa se il fenomeno sia dovuto solo alla negativa congiuntura internazionale oppure se in Italia il governo e le compagnia facciano un gioco, diciamolo pure, sporco. Le risposte non sono semplici da trovare, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti ed ogni giorno che passa recarsi anche solo a lavoro costa sempre di più, appare quindi lecita la domanda che molti si stanno facendo, perché devono essere i consumatori a pagare i danni del disastro del Golfo del Messico, costato miliardi di dollari alla compagnia proprietaria, e perché in Italia i prezzi sono sempre più altri che nel resto d’Europa.

Ancora una volta i quesiti rimangono senza risposta tuttavia proprio in queste ore la FIGISC, ossia la Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti, ha lanciato una proposta che appare davvero molto valida, l’osservatorio sui prezzi.

L’osservatorio, che per la cronaca è stato presentato alla stampa lo scorso sei maggio, servirà a dare trasparenza ai prezzi ed a respingere le accuse di “velocità doppia” con la quale sono accusati di correre i prezzi in Italia. Un istituto del genere sarebbe davvero molto gradito, le perplessità generali quando si parla dei prezzi del carburante sono infatti moltissime, e solamente uno strumento di controllo può contribuire effettivamente a cancellarle. La missione dell’osservatorio prezzi è decisamente difficile, tuttavia crediamo di poter affermare che, qualora venga istituita una commissione seria e funzionante, verrà accolta con grande favore.

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