Inchiesta ISVAP sui rimborsi lenti dell’RC Auto

Premi gonfiati, sospetti di oligopolio. Ed ora ci si mettono anche i pochi sportelli, lo scarso numero di dipendenti, investimenti che restano al palo, risarcimenti lenti.

Non si finisce mai di sparare addosso alle compagnie assicurative del comparto RC Auto, certo tra quelli a più alto rischio-critica in Italia in quanto tocca, volenti o nolenti, tutti i proprietari di automobile e perciò una platea effettivamente sterminata, multiforme e multi-esigenze.

A quanto pare, insomma, l’ultima novità sarebbe che i problemi del settore non riguardino solo il caro-premi, ma siano riferiti anche a una liquidazione dei sinistri che presenta, spesso, più di qualche punto di criticità.

Al punto da spingere l’ISVAP, l’Autorità garante della vigilanza sul comparto assicurativo, a focalizzare l’attenzione sulla situazione e ad aprire una specifica indagine conoscitiva rivolta a tutte le imprese che operano nel settore. In una lettera inviata alle compagnie e indirizzata anche all’associazione che le riunisce, l’ANIA, il presidente dell’istituto, Giancarlo Giannini, ha voluto evidenziare, citiamo testualmente, “un incremento dei reclami sia gestiti dall’ISVAP che direttamente dalle imprese e una crescita del numero degli importi delle sanzioni comminate alle imprese per violazione della normativa RC Auto, in via principale per mancato rispetto dei termini previsti per la liquidazione dei sinistri”.

In realtà, qualcosa è già stato fatto: se siete, e buon per voi, digiuni delle novità approntate dal sistema perché non vi è ancora mai capitato di fare visita ad un carrozziere a seguito di un incidente, forse non sapete che è stato introdotto il cosiddetto indennizzo diretto, ovverosia la possibilità di chiedere all’assicurazione di pagare direttamente la riparazione del danno salvo poi andare a rivalersi dove di competenza; ebbene, questa nuova modalità ha fatto sì che i rimborsi siano divenuti il 15% più celeri che in passato. Resta però un problema sugli importi, in quanto più questi sono alti e più l’iter si rallenta. E ce’è anche un problema di relazione: gli sportelli sono diminuiti del 25% in quattro anni, l’assicurato molto spesso non sa più a chi doversi rivolgere.

Fonte: Bassitassi.com

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