Fiat potrebbe importare il Dodge Durango in Europa

Il nuovo Dodge Durango svelato qualche mese in America potrebbe sbarcare anche in Europa con il marchio Fiat andando ad affiancare la cugina Fiat Freemont che altro non è che la versione europea della Dodge Journey venduta dalla casa torinese ed equipaggiata con i diesel Multijet italiani.

Come è accaduto per Lancia e Chrysler anche l’americana Dodge scambierà alcuni modelli con il marchio Fiat. In particolare dopo la Freemont che è la crossover scelta per sostituire in Europa i modelli Croma e Ulysse nonché la Dodge Journey adesso secondo alcune voci la Fiat importerà anche la grande e sportiva suv Durango fresca di lancio americano. Ad anticiparlo è stata un rivista inglese che prevede la presentazione della vettura in Dicembre come sorpresa per il Motor Show di Bologna. 

Il marchio Dodge pian piano sarà ritirto da tutta Europa e anche dal resto del mondo destinato invece a commercializzare le proprie vetture solo in Canada, Stati Uniti e Messico. Da qui nasce la scelta di esportare le vetture prodotte da Dodge con il marchio Fiat che possiede nel mondo una rete di vendita abbastanza e capillare soprattutto in Europa e Sud America. La nuova Durango quindi potrebbe essere importata andando a rappresentare il modello di punta per il marchio torinese e quindi offrire una valida alternativa a concorrenti del calibro Volkswagen Touareg nonché Volvo XC90 e le solite grandi suv tedesche. 

La Durango è parente stretta della nuova Jeep Grand Cherokee con la quale condivide numerosi elementi a partire dal telaio, motori, sospensioni, meccanica e qualche dettagli negli interni. La Dodge Durango però si differenzia dalla Jeep per lo stile e per la vocazione della vettura più sportiva e stradale infatti viene prodotta anche in versioni sportive con minigonne e appendici aerodinamiche. Il modello europeo marchiato Fiat potrebbe adottare il diesel 3.0 Multijet prodotto da VM Motori da 190 e 240 cavalli e rispetto la Jeep potrebbe avere un prezzo di listino più basso in modo da poter diminuire la concorrenza interna. Attendiamo però conferme ufficiali perché per ora sono solo voci diffuse da una rivista inglese.

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