Fiat Bravo: la prossima serie sarà un crossover compatto e modaiolo

La prossima generazione di Fiat Bravo sarà una crossover sportiva e modaiola che in parte sostituirà anche il modello Fiat Sedici realizzato con Suzuki. Lo ha annunciato Sergio Marchionne e alcuni colleghi inglesi di Autocar forniscono anche delle informazioni riguardo l’esportazione negli Stati Uniti.

La Bravo attuale purtroppo è stata un flop in fatto di vendite a causa della mancanza di varianti di carrozzeria (viene proposta solo 5 porte) e il gruppo Fiat corre ai ripari: con la nuova generazione bisogna ridurre prima di tutto la concorrenza interna con i modelli Giulietta e Delta e inoltre rilanciare le vendite del modello soprattutto sui mercati esteri. Così si abbandonerà la carrozzeria di media compatta di segmento C per passare al segmento dei crossover. La Bravo sarà la sorella della futura Alfa Romeo Kamal nonché di una crossover di casa Jeep.

La Bravo del 2013 sarà sportiva e modaiola, seguendo lo stile inaugurato dalla 500 perché alla Fiat puntano soprattutto ai clienti giovani attenti alla moda. Si contrapporrà a vetture del calibro di Nissan Qashqai e Peugeot 3008 che si stanno rivelando un grande successo senza dimenticare vetture come la Hyundai ix35 e la Kia Sportage la cui produzione è stata tutta venduta. La Bravo così offrirà anche la trazione integrale Q4 di origine Alfa Romeo che vedremo anche sul Kamal, il telaio di base sarà il Compact della Giulietta, motori e trasmissioni FPT composte da propulsori 1.6 e 2.0 M ultime II da 105 a 170 cavalli e benzina 1.4 Multiair da 135 a 170 cavalli.

La Bravo crossover inoltre sarà esportata anche negli Stati Uniti e rappresenterà il modello di punta della gamma americana. Il modello USA potrebbe adottare anche un motore quattro cilindri aspirato WGE di produzione Chrysler da 2,4 litri da circa 190 cavalli con sistema Multiair e cambio automatico sei rapporti Aisin (lo stesso della Alfa Romeo 159). Il debutto avverrà nel 2013, un anno dopo la sorella Alfa Romeo Kamal prevista per il 2012.

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