Infiniti e un passato incerto

Infiniti, marchio di lusso appartenente a Nissan, avrebbe potuto scomparire dal mercato automobilistico negli scorsi anni.

La notizia è trapelata da un’ipotesi che in passato fu posta sotto osservazione da parte dei vertici della casa costruttrice giapponese.

Il vicepresidente di NissanAndy Palmer, ha infatti confermato in una recente intervista che qualche tempo fa, lo stesso CEO del gruppo, Carlos Ghosn, gli aveva chiaramente spiegato che Nissan non ha assolutamente bisogno di Infiniti e potrebbe far bene anche tagliando il marchio di lusso.

Infiniti non aveva assolutamente centrato i risultati previsti ed è quindi stato ad un passo dalla chiusura.

Tuttavia, il marchio si è salvato grazie alla volontà di Palmer, il quale ha suscitato interesse  per tenere vivo il brand concedendogli una maggiore autonomia.

La strategia di Palmer per rendere Infiniti vincente e non farlo diventare un peso per Nissan è quella di emulare quanto fatto da Volkswagen con Audi.

Il manager ha sottolineato come il legame tra il gruppo di Wolfsburg e la casa dei Quattro Anelli sia impostato per tenere le giuste distanze, senza che la natura popolare di Volkswagen penalizzi l’immagine di lusso che appartiene ad Audi.

Da questa visione d’insieme è nata una ristrutturazione ai vertici di Infiniti, che è passata per la nomina di Johan de Nysschen, ex numero uno di Audi USA, a presidente del marchio giapponese, per arrivare fino alla creazione di nuovi modelli, come le Infiniti JX e Q50, e alla dislocazione degli uffici ad Hong Kong.

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