Fiat: ecco il cambio a doppia frizione

Fiat Powetrain ha iniziato la produzione del nuovo cambio a doppia frizione C635 destinato a debutare sulla MiTo MultiAir e di seguito su altri modelli del gruppo Fiat ma anche, con ogni probabilità, anche Chrysler nei segmenti B, C e D. Il nuovo cambio sarà prodotto nello stabilimento di Verrone, in provincia di Biella.

Si tratta di un cambio con doppia frizione a secco, dunque dell’ultima generazione, che consente di ridurre i consumi coniugando il comfort di un automatico con la sportività di un sequenziale e la capacità di sopportare coppie fino a 350 Nm, sufficiente anche per un moderno 2 litri turbodiesel o un V6 a benzina. Queste caratteristiche lo rendono ideale per molteplici tipologie di vetture, come dimostrato dall’ampiezza di applicazione all’interno del gruppo Volkswagen del DSG, primo cambio a doppia frizione per la grande serie. Mentre però i tedeschi lo producono in collaborazione con la BorgWarner e altri lo acquistano da specialisti in trasmissione come Getrag e ZF, la Fiat ha deciso di svilupparlo e costruirlo da sola attraverso la propria consociata specializzata in motori e cambi.

Lo sviluppo e l’industrializzazione del nuovo cambio hanno richiesto un investimento di 500 milioni di euro. I 190 nuovi macchinari utensili disposti nell’impianto da 35mila mq sui quali lavorano 1.100 persone saranno capaci di sfornare sin dall’inizio 400mila unità all’anno e di raddoppiare i volumi quando i processi saranno a regime. D’avanguardia i sistemi di trattamento termico dei componenti del nuovo cambio, come la tempra in azoto, e quelli di controllo qualità con un controllo non a campione, ma sul 100% della produzione attraverso banchi prova in grado di riprodurre le condizioni di funzionamento più gravose. Per la nuova linea, Fiat ha ottenuto agevolazioni fiscali dalla Regione Piemonte e finanziamenti per la formazione del personale interno e dei fornitori mentre il Comune di Verrone e la Provincia di Biella hanno provveduto a migliorare l’urbanistica e la viabilità intorno allo stabilimento la cui fondazione risale al 1974.

Fonte: Omniauto.it

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