Barack Obama ha annunciato la bancarotta di General Motors

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è tornato a parlare dell’industria automobilistica americana di fronte a milioni di telespettatori. Stavolta al centro del discorso c’è il terzo fallimento più grande nella storia d’America, quello di General Motors.

Il ricorso al Chapter 11 da parte del Colosso di Detroit è dunque ufficiale.

“Dobbiamo agire come degli azionisi riluttanti”, ha detto Obama, riferendosi alla quota di maggioranza del Tesoro USA nella nuova General Motors, spiegando però che il governo americano non ha alcun interesse a guidare il nuovo colosso dell’auto, che sarà affidato alle mani esperte di manager “molto capaci”. La Casa Bianca non eserciterà dunque il proprio diritto da azionista, ma lascerà tutte le decisioni – anche quelle più importanti, come la chiusura di altri stabilimenti – al solo consiglio di amministrazione. Lo scopo di Washington, che stanzierà 30,1 miliardi di dollari, è solo quello di riportare al profitto la società per poi uscirne al più presto.

Con parole molto semplici ed un linguaggio informale il presidente degli Stati Uniti ha rassicurato i cittadini-contribuenti che i loro soldi non serviranno a pagare i debiti di GM, ma a rilanciare un tassello dell’industria automobilistica americana molto importante per l’intera economia del paese.

Ristrutturare GM non sarà né facile né veloce, secondo il presidente, che ha ricordato tutto quanto è accaduto negli ultimi due mesi, ovvero da quando ha chiesto a General Motors e a Chrysler di rielaborare i piani di ristrutturazione dando loro un ultimatum che per GM è scaduto ieri. Parlando dell’esempio di Chrysler che ha chiesto la bancarotta pilotata il 30 aprile scorso ha detto di essere molto fiducioso ed ottimista riguardo alla procedura fallimentare che seguirà GM in Tribunale.

Ancora una volta, come già per Chrysler, Obama ha rassicurato gli automobilisti americani sull’eventuale acquisto di una vettura General Motors ed ha chiesto al paese impegno e pazienza. “So’ che avete vissuto momenti difficili”, ha detto, rivolgendosi in particolare a quanti hanno perso il proprio posto di lavoro. “Non voglio far finta che le difficoltà siano finite”, ha aggiunto, consapevole che “altri impianti chiuderanno” così come “altri fornitori”, ma Barack Obama è altrettanto certo che questi sacrifici non saranno vani perché ne beneficeranno le generazioni future.

“I vostri figli e i vostri nipoti vi ringrazieranno”, ha detto ai microfoni, anticipando che il futuro della nuova General Motors è nella mobilità sostenibile, ovvero verso l’indipendenza dal petrolio e l’utilizzo di fonti energetiche alternative. “L’avvio della bancarotta pilotata di General Motors” sarà insomma una vera e propria chance per “l’economia americana”.

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