Volvo Polar Drive

Era il 1989 quando Volvo, preoccupata per le vendite in calo della “storica” station wagon 240, immise sul mercato una versione con prezzo contenuto e buona dotazione di serie. Il successo superò le stesse aspettative dei responsabili del marchio svedese che faticò a stare dietro alle richieste e continuò a proporre la vettura anche dopo che il modello fu sostituito da uno ben più moderno. A distanza di 20 anni Volvo rispolvera la vecchia strategia di marketing per fare fronte al difficile momento del mercato dell’auto.


Una mossa, peraltro, già perseguita da diverse altre Case automobilistiche che hanno inserito nei listini versioni allettanti quanto a rapporto prezzo/equipaggiamento. Citiamo, ad esempio, le Dynamic Limited Edition di Bmw, la Start dell’Audi A4 o la First della Mercedes Classe C.
L’offerta Polar 2009 è distribuita su quattro modelli: C30, V50, V70 e XC90. Per tutte si hanno listini attraenti e dotazioni equivalenti a quelle delle versioni Kinetic con l’aggiunta di alcuni dispositivi. In particolare, la C30 guadagna climatizzatore elettronico, sistema Iaqs (controllo della qualità dell’aria), rivestimenti di qualità superiore, cerchi in lega da 16” e, soprattutto, il filtro antiparticolato sulle diesel. Meno generoso il plus per gli altri modelli, in particolare per la V50 che si arricchisce soltanto del cerchi in lega di maggiore pregio. In compenso, è possibile acquistare a prezzo competitivo dei pacchetti aggiuntivi, come Polar Free Time e Polar Plus. Il primo costa 610 euro e include navigatore portatile Garmin, tasca e rete di fissaggio per vano bagagli. Il secondo, in vendita a 1900 euro (2300 per V70 e 2400 per XC90), comprende tra l’altro cerchi maggiorati, fendinebbia e fari bi xeno con lavafari, computer di bordo e cruise control. Nel complesso, comunque, il risparmio rispetto alle varianti Kinetic garantito dalle Polar è di circa 3000 euro per C30 e V50 e intorno ai 5000 euro per V70 e XC90.
La nota più positiva, almeno per noi, non è la convenienza economica, ma la scelta di proporre nella configurazione Polar diverse versioni (5 su 10) a minore impatto ambientale DRIVe. La C30 è disponibile con un 1.6 diesel da 80 kW/109 cv che consuma 4,5 l/100 km ed emette 119 grammi/km di CO2. Valori che, nella variante con sistema Start/Stop scendono rispettivamente a 3,9 l/100 km e 104 g/km. Un valore, quest’ultimo, ottimo se si considera che l’efficiente Toyota Yaris 1.4 D-4D da 66 kW/90 cv con Dpf ne rilascia 110. Identica l’offerta di motori e i risultati di consumi ed emissioni per la V50. Per la V70 la versione prescelta è la 2.0 flexi fuel (benzina e bioetanolo) da 107 kW/145 cv che non è proprio ecologica con i suoi 206 grammi/km di CO2 emessa. Speriamo che al più presto venga inserita in listino la più “sostenibile” 1.6 diesel DRIVe accreditata di un consumo medio di 4,9 l/100 km e di un rilascio di gas serra di 129 g/km.

Listino Polar

C30 1.6: 17.450 euro
C30 1.6 D DRIVe: 19.800 euro
C30 1.6 D DRIVe Start/Stop: 20.150 euro

V50 1.6 – 21.200 euro
V50 1.6 D DRIVe: 23.800 euro
V50 1.6 D DRIVe Start/Stop: 24.150 euro

V70 2.0 Polar: 30.950 euro
V70 2.0 D Polar: 32.950 euro

XC90 D5 Polar 7p – 42.800 euro (44.700 con cambio Geartronic)

Fonte: Autoambiente.com

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