Scopriamo il decreto ” salva Italia”

Verranno fatti nuovi sacrifici, in nome della stabilità economica, da parte di tutti gli italiani. Il decreto “salva Italia” che il premier Mario Monti presenta al Parlamento ne contiene diversi, insieme ad altre misure strutturali che potrebbero incidere in senso più ampio sul mondo dei trasporti e della mobilità.

LE ACCISE – Vediamo quali sono previsti, ricordando che dovranno passare all’esame di Camera e Senato prima di entrare in vigore, per cui è possibile che qualcuno subisca modifiche.Dopo cinque rincari nel 2011, l’ultimo dei quali ” pro gestori” , il prezzo dei carburanti sale ancora per effetto dell’ennesimo aumento delle accise. Secondo le prime stime la manovra potrebbe incidere per circa 10 centesimi sulla benzina verde e oltre 12 centesimi sul gasolio. La misura permetterebbe di compensare i tagli al trasporto pubblico  locale decisi dalla precedente manovra Tremonti. Il prezzo dei carburanti aumenterà con l’entrata in vigore della nuova misura, dunque non dall’1 gennaio come previsto inizialmente.

I SUPERBOLLI – A partire dall’1 gennaio 2012 tutte le auto pagheranno un superbollo di 20 euro per ogni KW eccedente i 185 KW, equivalenti a circa 251 CV. Si tratta di una modifica del superbollo introdotto in luglio dal Governo Berlusconi che interessava le auto con potenza superiore ai 225 KW  e prevedeva 10 euro per ogni kW oltre tale potenza. Le somme finiranno nelle casse dello Stato e non alle Regioni che incassano gli introiti del normale bollo auto in vigore. Per chi non verserà l’importo richiesto attraverso il modello F24, sono previste maggiorazioni fino a 1/3.

IVA AL 23%
Dopol’aumento del 21 per cento dell’iva  deciso qualche settimana fa, a partire da settembre 2012 si prospetta un nuovo aumento IVA pari al  al 23%, che naturalmente andrà ad incidere sul prezzo finale dell’automobile, come su quello di tutti gli altri beni che non sono di prima necessità. L’aliquota dell’IVA salirà al 23% però, a condizione che i conti statali non rientrino, “solo nel caso sia necessario”, almeno così recita il comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

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