Gelpi (Aci): Puntare su alimentazione alternativa a petrolio

“Bisogna puntare su forme di alimentazione alternative al petrolio, modificando la cultura della mobilità in generale. E’ già in atto un lento ma progressivo cambiamento nelle abitudini e nelle scelte d’acquisto degli automobilisti , condizionato dalla crisi economica internazionale e dalle politiche locali sempre più improntate a limitare la circolazione con targhe alterne e blocchi programmati.

Gli ecoincentivi possono rappresentare l’occasione per consolidare questo nuovo approccio all’uso sostenibile dei veicoli, sia a due che a quattro ruote”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, intervenendo oggi al convegno di apertura di MoTechEco dal titolo “La rivoluzione energetica: un’opportunità per uscire dalla crisi?”.

L’Automobile Club d’Italia, spiega una nota, “interpreta la rivoluzione energetica del nuovo secolo soprattutto come occasione politica e culturale per favorire soluzioni a una crisi che incide sul godimento del diritto costituzionale alla libertà di spostamento. La mobilità e la tutela ambientale s’intrecciano infatti con gli interessi e i diritti dei cittadini, le attività delle imprese e le politiche sul territorio”. “La partita per una mobilità a ridotto impatto ambientale si gioca soprattutto nelle aree urbane – ha continuato Gelpi – che concorrono per il 72 per cento alla ricchezza prodotta in Italia. La soluzione è rappresentata nel breve-medio periodo dai biocarburanti e poi dall’idrogeno, senza dimenticare l’apporto fondamentale delle vetture ibride ed elettriche per l’ottimizzazione del trasporto pubblico e privato”.

Sui benefici dei biocarburanti, prosegue la nota Aci “serve una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica, visto che l’Italia è il terzo produttore di combustibili in Europa ma è solo al sesto posto nella graduatoria Ue per il consumo. Gli esperti che si sono confrontati nei vari workshop finora organizzati dall’Aci hanno individuato nell’utilizzo del biodiesel un triplice vantaggio: oltre a ridurre le emissioni inquinanti e la dipendenza energetica dell’Unione Europea, questo carburante alternativo favorirebbe la differenziazione dei prodotti e delle attività lavorative del settore agricolo. Devono però essere risolti alcuni problemi di compatibilità con i motori più obsoleti, e sviluppati nuovi sistemi di distribuzione sul territorio, ancora carenti”. “Non va peraltro dimenticato – ha concluso il presidente Gelpi – che il vero problema è la congestione delle nostre città e delle nostre strade. Se anche tutti i veicoli fossero ad emissioni zero, il traffico rimarrebbe comunque. La vera sfida è quindi un nuovo approccio alla mobilità con la valorizzazione della co-modalità delle varie forme di trasporto, a partire dal servizio pubblico, e una maggiore attenzione agli effetti della pianificazione urbanistica sulla mobilità”.

Fonte: Metanoauto.net

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