Federmetano: prezzi alti? Non siamo responsabili

In seguito alla valanga di lettere di protesta contro il caro metano, il presidente di Federmetano, Dante Natali, ha voluto precisare la posizione della categoria che rappresenta. Pubblichiamo integralmente la sua lettera.

“Tenuto conto del perdurare delle note controversie legate al prezzo del metano per auto, ritengo opportuno intervenire per chiarire quegli aspetti che più frequentemente costituiscono motivo di incomprensione da parte dell’automobilista. Il settore che rappresento non può essere considerato l’unico responsabile del prezzo finale del gas metano per auto. Così come avviene per il prezzo della benzina o del gasolio, anche il prezzo del metano per auto non è definito solo dal distributore stradale. Il settore distributivo è responsabile solo per il cosiddetto “margine distributivo”, col quale occorre:
a) garantire il servizio per tutto l’orario di apertura, visto che il self service è difficilmente attuabile e comunque va presidiato;
b) coprire i costi di ricompressione del gas che, soprattutto in caso di bassa pressione di aspirazione, sono molto onerosi sia come costi vivi sia come manutenzioni periodiche;
c) garantire un ritorno ed una redditività dell’investimento fatto”.

“Devo precisare – continua Natali – che Federmetano è stata chiamata al tavolo presso il ministero dello Sviluppo Economico, il 24/11/2008, al fine di giustificare la situazione di controtendenza del prezzo del metano per auto rispetto a quelli del gasolio e della benzina. In quella sede è stato da noi (tra l’altro) dimostrato che il settore distributivo era (ed è rimasto) l’unico anello della catena che porta il gas all’utenza ad aver effettivamente operato una contrazione dei propri margini al fine di ridurre il prezzo al pubblico del metano per auto.
Nulla possiamo fare per tutte le altre componenti del prezzo finale del gas! Non vogliamo sentirci addossate responsabilità che non abbiamo e per le quali siamo gli unici ad aver operato per mitigarne gli effetti sull’utente finale”.

“La nostra previsione di riduzione del 15% del prezzo finale a partire dal secondo trimestre 2009, fatta nel dicembre 2008 sulla base delle elaborazioni in nostro possesso, è stata puntualmente riscontrata! Anzi, gli operatori non hanno atteso il 1° aprile 2009, ma hanno attivato una graduale e anticipata riduzione del prezzo prima ancora di beneficiarne nelle proprie fatture di acquisto.
Ritengo si tratti di un ottimo esempio di comportamento responsabile; forse questi aspetti non sono stati spiegati all’utente finale e pertanto spero che questo articolo serva a chiarire quanto accaduto”.

“Intendo infine rassicurare gli utenti – conclude Natali – confermando che la fase discendente del prezzo è appena cominciata e si protrarrà almeno fino ad ottobre 2009”.

Fonte: Quattroruote.it


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