Bologna, da oggi si usa il salivometro contro alcol e droga

Giovedì 23 febbraio s’è svolto a Bologna un convegno dal titolo “Sicurezza stradale e consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope”. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati di un progetto-pilota che ha riguardato Bologna e la sua provincia.

Nel corso di un anno e mezzo (a partire da maggio 2010), sulle strade bolognesi, durante i controlli, le Forze dell’Ordine hanno prelevato la saliva degli automobilisti e ne hanno misurato i valori tramite un analizzatore automatico che potremmo definire “salivometro”.

DETTAGLI – Tramite un piccolo tampone, lo strumento analizza il liquido e rileva la presenza di diverse sostanze quali cannabinoidi, anfetamine, oppiacei e altre. Si tratta in pratica del cosiddetto test immunoenzimatico, già sperimentato in passato su posti di controllo mobile installati a bordi di speciali camper, ma che, a quanto ci risulta, non fa ancora parte della dotazione standard delle auto-pattuglie della Polstrada e dei Carabinieri.Nei 18 mesi di sperimentazione, quando il salivometro ha fornito riscontri positivi, l’automobilista è stato invitato a sottoporsi al prelievo del sangue e, in caso di rifiuto, ha subito le conseguenze di legge. Lo strumento è stato utilizzato anche in caso di incidenti con feriti ricoverati al pronto soccorso. Con questa metodologia, oltre ad accumulare dati statistici preziosi, si sono ottenuti quelli utili a dirimere contenziosi assicurativi e adatti a costituire una prova nel corso di eventuali procedimenti legali. Il progetto è stato portato avanti grazie al coordinamento tra la Regione Emilia Romagna, i comuni, le aziende sanitarie locali, le università e le stesse Forze dell’Ordine.

SUBITO I RISULTATI – L’idea di ricorrere all’accoppiata salivometro+esame enzimatico è motivata dalla constatazione, suffragata da dati scentifici, secondo la quale l’esame delle urine fornisce dati clinici poco significativi ai fini penali e legali. Le urine, infatti, rivelano tracce delle sostanze assunte anche molto tempo dopo l’assunzione, quindi il loro esame non permette di accertare se questa è avvenuta davvero poco prima che il soggetto si è messo al volante. L’analisi del sangue, invece, fornisce risultati più certi e meno contestabili, anche se non sicuri al 100%.Nel corso del convegno sono stati presentati alcuni dati interessanti ottenuti dai controlli. Su 676 incidenti stradali verificatisi negli ultimi 18 mesi, 475 conducenti sono risultati negativi all’alcol-test, mentre su altri 132, cioè il 19,5% del totale, i controlli hanno dato esito positivo. Per quanto riguarda le analisi effettuate sugli stessi conducenti per accertare la presenza di sostanze stupefacenti e psicotrope, 521 sono state negative e 56 (l’8,3%) positive.

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