300 Cv di “energia” per la Citroen Survolt concept

Oramai si susseguono svariati test per dimostrare l’assoluta adattabilità dei motori elettrici a tutte le esigenze, da quelle sportive a quelle per uso “normale”. Le auto alimentate da motori elettrici hanno da sempre avuto la reputazione di essere vetture eco-compatibili ed ecologiche, ma al tempo stesso dalle basse prestazioni. Molte case produttrici si stanno adoperando per dimostrare il contrario e la Citroen, in particolare, il prossimo 10 luglio proverà sul circuito di Le Mans la futuristica Citroen Survolt concept, una vettura di nuova concezione che avrà il compito di far ricredere gli scettici in tema di prestazioni dei motori elettrici.

Dopo essere stata presentata allo scorso Salone di Ginevra, il quale è diventato la vetrina più importante per la pubblicizzazione delle auto elettriche ed ecologiche in generale, gli ingegneri della Citroen vogliono mettere alla prova  la Survolt, per dimostrare le sue qualità “nell’ambiente naturale” per una vettura di questo tipo, ossia la pista. La neonata in casa Citroen è alimentata da due motori elettrci che erogano una potenza totale di 300 CV costante a 5000 giri/min. Il test ala quale verrà sottoposta la piccola concept francese dimostrerà che i motori eletrici potranno competere con gli attuali motori alimentati a benzina o diesel, senza ridurre le prestazioni : la velocità massima è di  260 Km/h e l’accelerazione da 0 a 100 Km/h è di 5 secondi netti.

L’installazione dei motori elettrci sulle auto rende necessario allegerire la massa totale della vettura. Infatti  la Citroen Survolt  pesa “solo” 1.150 Kg, grazie alle dimensione ridotte per la sua categoria (lunghezza di 3,85 metri) e l’utilizzo del carbonio, come materiale per il telaio tubolare e dell’intera carrozzeria. Il vero “problema” delle auto elettriche resta il peso delle batterie agli ioni di litio, le quali comportano un considerevole aggravio di peso alla vettura in generale. Le  due batterie installate sulla Citroen Survolt pesano 140 Kg ciascuna, ma non vanno a pregiudare in maniera consistente le prestazioni e la guidabilità della vettura. Altro ed ultimo “problema” riguarda l’autonomia di queste auto ecologiche : in media un’auto elettrica percorre con le batterie al massimo della carica circa 200 Km/h ed impiegano dalle 2 alle 10 ore per la ricara, a secondo del voltaggio che si sta utilizzando. In ogni caso, questi sono problemi che si posso facilmente superare sia installando nelle vie delle città e sulle autostrade delle colonnine per la ricarica delle batterie (magari anche gratuite), sia continuando la ricerca scientifica che consenta di costruire sistemi di alimentazione più duraturi. La cosa più importante è superare il petrolio come energia per alimentare i motori, anche perché non abbiamo più bisogno di altre prove per capire che ormai è una fonte obsoleta e pericolosa. Il Golfo del Messico e non solo insegnano.

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