Nuova Subaru Legacy

La quinta generazione di Subaru Legacy sbarca in Italia e lo fa con la sola carrozzeria station wagon, intenzionata a rafforzare – con alcune importantissime novità – l’immagine di solidità, maneggevolezza e sicurezza che questa vettura si è guadagnata in 20 anni di carriera, sempre sostenuta dal motore boxer e dalla trazione integrale. All’appello non mancano neppure le versioni Diesel e GPL, ora abbinabili a un raffinato cambio automatico a variazione continua denominato Lineartronic.

MUSCOLI E SPORTIVITA’
Rispetto alla serie precedente, la Legacy SW 2010 presenta innanzi tutto dimensioni maggiori, con una lunghezza aumentata di 55 millimetri (1.775 mm), 50 di larghezza (1.780 mm), 65 di altezza (1.535 mm) e ben 80 di passo (2.750 mm). Oltre a questa sua presenza più importante, l’auto propone un design muscoloso e massiccio, opera del centro stile interno, sopratutto a livello dei parafanghi, del frontale e della alta linea di cintura. Le portiere guadagnano le inedite cornici ai finestrini, mentre il montante posteriore è ora ben visibile. Gli interni traggono ovvio giovamento dalle dimensioni esterne ampliate, offrendo più spazio fra i sedili sia lateralmente che longitudinalmente. Sedili, plancia e strumentazione sono stati aggiornati nel design, nei materiali e nelle finiture, con il pannello davanti al guidatore che combina tradizionali strumenti analogici (come il nuovo indicatore di consumo +/- rispetto alla media) e digitali.

DUE MOTORI, TRE CARBURANTI
Per muovere la rinnovata familiare Subaru la scelta è caduta sulle unità propulsive già utilizzate sulla serie precedente, tutti boxer ed Euro 5, dal 2.0i da 150 CV al 2.0D, sempre da 150 CV, passando per la 2.0i in versione Bi-Fuel a GPL. Quest’ultima motorizzazione, assieme alla diesel, si annuncia già come la preferita dalla clientela italiana, attratta sia dai bassi costi di esercizio che dalla possibilità di muoversi anche nei giorni di blocco del traffico imposti in molte città. La capacità del serbatoio del gas è di 73 litri (58,4 litri netti), un incremento del 14% rispetto alla precedente Legacy che porta l’autonomia complessiva oltre i 1.000 km. Punto di forza e caratteristica imprescindibile della filosofia Subaru rimane il sistema di trazione integrale permanente Asymmetrical AWD, interpretata in due modi differenti a seconda che la trasmissione sia manuale o automatica. In tutti i casi la velocità massima è di poco superiore ai 200 km/h (195 km/h utilizzando il GPL), il tempo di accelerazione 0-100 oscilla fra i 9,6 secondi del diesel, i 9,8 del benzina. I consumi si attestano sugli 8,6 l/100 km della 2.0i e sui 6,1 l/100 km della 2.0D.

FINALMENTE, CVT!
La novità tecnica più interessante della Legacy 2010 riguarda l’arrivo della trasmissione Lineartronic, un inedito cambio automatico a variazione continua (CVT) che, sfruttando un nuovo sistema di catena metallica e pulegge, ottiene un gruppo particolarmente compatto e veloce nel funzionamento. Sfruttando lo specifico programma manuale con 6 marce “virtuali” azionabili attraverso i bilancieri posti al volante, il tempo di cambiata può scendere fino ai 100 millesimi di secondo, un valore di assoluto rilievo tecnico. Le vetture dotate di tradizionale cambio manuale a 6 rapporti sono dotate di indicatore digitale della marcia inserita e dei tempi di cambiata ottimali per una guida fluida ed efficiente. Sulle Lineartronic la trazione integrale ha un sistema di ripartizione attiva della coppia motrice ai due assi, costantemente monitorata e adattata automaticamente alle variazioni del fondo stradale, mentre le manuali 6 marce hanno il classico schema a differenziale centrale con giunto viscoso LSD.

BEN DOTATA
Senza cedere a mode momentanee e alla tentazione di adottare una miriade di gadget elettronici, la Legacy punta sulla concretezza di una progettazione solida e sicura, partendo dalla nuova struttura della scocca più robusta, soprattutto nella parte alta della vettura. Anche la meccanica anteriore presenta un nuovo sistema di fissaggio a culla che permette al motore di arretrare e scendere verso il basso in caso di urto frontale. Un lavoro di irrobustimento è stato fatto sul montante B per meglio resistere agli urti laterali e alla zona del paraurti posteriore, mentre i 6 airbag presentano ora una maggiore dimensione per gli elementi a tendina laterali. La sicurezza attiva è coadiuvata dalla presenza di serie dei fari bi-xeno, del climatizzatore bi-zona, dell’utilissimo sistema di controllo della dinamica del veicolo (VDC) che agisce da antipattinamento gestendo ABS e TCS. Il freno di stazionamento elettronico automatico e l’assistente per le partenze in salita, il sensore pioggia nel tergicristallo e il cruise control contribuiscono poi al comfort di guida. Nella dotazione di serie o a richiesta mancano invece utili dispositivi come i sensori di parcheggio, l’allarme di veicolo affiancato o la segnalazione di abbandono involontario della corsia di marcia. L’impianto audio dispone di CD, radio e presa AUX per ascoltare musica da lettori MP3, mentre l’opzione Navi prevede la presenza di navigatore satellitare con touch screen da 8 pollici, lettore DVD video e telecamera posteriore di retromarcia con linee di riferimento.

ALLESTIMENTI E PREZZI
I prezzi della Legacy my 2010 partono dai 31.980 euro della 2.0i 6MT e salgono a 34.280 se si sceglie la versione con cambio automatico Lineartronic. Stesso prezzo per la Bi-Fuel GPL con cambio 6MT, cifra che arriva a 36.580 euro per la Bi-Fuel Lineartronic. I 2.300 euro richiesti per l’impianto GPL di produzione BRC va comunque decurtato dei 1.500 euro di contributo statale, per cui la versioni Bi-Fuel hanno un sovrapprezzo finale di soli 800 euro. Per le motorizzazioni a benzina l’allestimento è unico e i soli optional a pagamento sono la vernice metallizzata (500 euro) e gli interni in pelle (1.950 euro). La Legacy 2.0D è disponibile con il solo cambio manuale 6 marce e offre tre livelli di allestimento: base a 33.980 euro, Sport a 36.980 euro e Sport Navi a 39.480 euro. Il pacchetto Sport comprende cerchi d 18”, assetto sportivo con ammortizzatori Bilstein, kit carrozzeria con mascherina e paraurti specifici, inserti interni in tonalità carbonio e tetto apribile elettricamente. La versione Navi offre in più il navigatore, la telecamera di retromarcia e l’ingresso audio/video nel bracciolo.

PRIMO CONTATTO
I primi chilometri percorsi al volante della nuova Legacy confermano l’ormai abituale sensazione di sicurezza, solidità e affidabilità offerta dalle vetture delle Pleiadi, soprattutto quando le condizioni dell’asfalto o il meteo si fanno difficili. A bordo ci si sente comodi e subito a proprio agio con gli intuitivi comandi sistemati a portata di mano; il sedile e la climatizzazione sono facilmente regolabili, la frizione richiede uno sforzo minimo e il cambio ha innesti precisi, anche se un po’ secchi. Il cruise control permette regolazioni accurate e l’indicatore di cambiata ideale può aiutare a tenere bassi i consumi. Il propulsore più adatto a questa vettura ci è parso il 2.0D, che con la generosa coppia del boxer turbodiesel common rail (350 Nm da 1.800 a 2.400 giri/min) permette di non rimpiangere l’assenza del cambio automatico Lineartronic in accelerazione e ripresa. Meno brioso è il boxer a benzina, che necessita di regimi un po’ alti per dare il meglio; la versione GPL perde poco in fatto di prestazioni, ma si avvantaggia notevolmente in tema di costi chilometrici e autonomia complessiva. Il cambio automatico Lineartronic (CVT) consente poi una gestione ancora più accorta di consumi ed emissioni. A parte l’agilità nella marcia cittadina e il comfort in quella autostradale, la nuova Legacy ha dimostrato tutto il suo enorme potenziale dinamico nell’affrontare alcune tortuose strade di campagna bagnate dalla pioggia, situazione in cui l’Asymmetrical AWD e i sistemi di controllo della stabilità sanno mantenere la vettura in perfetto equilibrio, stabile e sicura anche nelle condizioni limite che metterebbero in crisi più di una concorrente.

Fonte: Omniauto.it

1 Comment

  1. Michael 1963

    La Subaru “Legacy” è sempre stata un’automobile interessante, con una precisa personalità stilistica e tecnica. Se proprio vogliamo cercarle un difetto, va trovato nella linea, bella ma priva di quel guizzo stilistico per consacrarla definitivamente. Il nuovo modello credo possa colmare questa lacuna, in maniera da metterla finalmente in concorrenza con i migliori marchi europe, con in più la trazione integrale e la personalità della meccanica boxer.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *