Nuova BMW Z4

La roadster di BMW si rivoluziona sia stilisticamente che tecnicamente, inseguendo i desideri di un mercato che preferisce le comodità del tetto rigido al fascino senza tempo della capote in tela.

Fedele alle proporzioni e alla filosofia della Casa bavarese in fatto di “Z”, l’ultima generazione di Z4 offre maggiore comfort e spazio ai suoi occupanti rispetto al passato, ma grazie a sistemi come Driving Dynamic Control, il dna sportivo di questo modello non teme confronti in quanto a piacere di guida.

DESIGN: RIVOLUZIONE E TRADIZIONE
Muso lungo, muscoli in bella vista ed un fascino ammaliatore che intriga sia a capote chiusa che aperta. La nuova Z4 è una roadster completa, in grado di confrontarsi con le convertibili più affascinanti sul mercato quando il tetto è riposto nell’apposito alloggiamento, ma capace egualmente di affascinare anche quando la si osserva ad hard top chiuso. Non tutti ci riescono. Lo stile è classico, con il cofano motore slanciato, il passo lungo e l’abitacolo basso e arretrato quasi sull’asse posteriore. Le linee disegnate da Juliane Blasi, responsabile dello stile esterno per la nuova Z4, convincono per fluidità, attenzione ai particolari e rispetto della tradizione: immancabile è il doppio rene anteriore, mentre lateralmente spiccano le tipiche “branchie” con il blasone BMW integrato. I cerchi in lega di nuovo disegno sono alloggiati all’interno di passaruota altrettanto generosi in quanto a dimensioni. Anche il “lato B” della ha ricevuto le stesse cure del resto del corpo vettura: il risultato è una coda larga, ribassata e molto sportiveggiante, dal look sofisticato anche “in notturna”, grazie ai nuovi gruppi ottici a barre luminose tridimensionali che emettono una luce omogenea e d’impatto.

ABITACOLO PIU’ SPAZIOSO E DI QUALITA’
Le aumentate dimensioni della due posti bavarese – cresciuta di circa 10 cm (4,239 metri in tutto), a fronte di passo praticamente invariato a 2,49 e di un’altezza di 1,29 metri – hanno reso la vita più facile a Nadya Arnaout, capo designer per gli interni della nuova BMW Z4. Rispetto alla precendete roadster, l’abitacolo è ora più spazioso, con un posto guida che beneficia di più spazio per i gomiti e per le gambe, anche per gli occupanti più alti. Numerose inoltre le soluzioni portaoggetti all’interno, inclusa una vaschetta orizzontale dietro i sedili. Ogni dettaglio della plancia si presenta ora con una qualità e un design di pregio, rispettoso del passato (per esempio i comandi del clima continuano ad avere le tradizionali manopole), ma perfettamente integrato con gli ultimi ritrovati tecnologici della Casa bavarese. Inaugurate con la Serie 3 Cabrio, anche la nuova Z4 viene equipaggiata con l’innovativa variante di pelle per i sedili, i braccioli e il volante denominata Sun Reflective Technology, la quale riduce fino a 20°C il riscaldamento dovuto alla radiazione solare. Sotto il profilo tecnologico, da citare invece il debutto su di una Roadster BMW del sistema iDrive, disponibile nell’ambito dell’optional sistema di navigazione Professional.

ADDIO TELA. ARRIVA L’HARD TOP A SCOMPARSA
La novità più importante e “tangibile” di questa nuova generazione di Z4 è senza dubbio l’Hardtop bipartito ad azionamento elettroidraulico costruito con struttura a gusci di alluminio. Il processo di apertura e di chiusura è completamente automatico e richiede 20 secondi. Discretamente capiente il vano bagagliai: il volume di carico varia tra i 180 e i 310 litri.

MOTORI: SEI CILINDRI, DA 204 a 306 CV
La nuova generazione di BMW Z4 cresce anche per quel che concerne l’offerta propulsiva. Tutti a 6 cilindri, i motori disponibili ora per la roadster bavarese sono tre: sDrive23i da 204 CV, sDrive30i da 258 CV e il più performante sDrive35i da 306 CV e 400 Nm di coppia. Oltre ai due propulsori aspirati VALVETRONIC equipaggiati con cambio manuale a sei rapporti a innesti ravvicinati o automatico Steptronic in opzione, la vera novità della gamma risulta essere la punta di diamante 35i equipaggiata con propulsore Twin Turbo a iniezione diretta di benzina High Precision Injection. Il top della gamma Z4 accelera da 0 a 100 km/h in solo 5,2 secondi e raggiunge i 250 km/h. L’accelerazione può inoltre essere migliorata grazia al nuovo cambio automatico a sette rapporti (optional) che, oltre a permettere uno 0-100 in 5,1 secondi contribuisce anche alla diminuzione dei consumi che passano, rispetto alla versione con cambio manuale, da 9,4 a 9 litri per 100 km. Tutti i motori della nuova Z4 sono omologati Euro 5.

CON DRIVING DYNAMIC CONTROL E ASSETTO M, DUE “Z4” IN UNA
Se il precedente modello può essere considerato decisamente sportivo, l’ultima generazione di Z4 acquista un carattere più flessibile grazie al sistema Driving Dynamic Control che offre – di serie – la possibilità di modificare le doti di guida della Z4 intervenendo semplicemente sull’apposito comando posto nella console centrale. Il sistema modifica la progressione del pedale dell’acceleratore, la prontezza di risposta del motore, la linea caratteristica della servoassistenza e le soglie di intervento del controllo di stabilità di guida DSC (modalità “Sport” o “Sport+”), donando quindi, unitamente all’assetto regolabile M (optional) una dinamica di guida confortevole, ma, all’occorrenza, estremamente gratificante: peccato solo che oltre 200 kg in più
EQUIPAGGIAMENTI E PREZZI
L’allestimento, unico per tutte le motorizzazioni è molto completo: di serie troviamo infatti accessori come fari bi-xeno, cerchi in lega da 17 pollici, impianto di climatizzazione a sette livelli, lettore CD/MP3 con connettore aux/in, freno di stazionamento elettrico e controllo di stabilità DSC a funzioni ampliate. Naturalmente, come da “tradizione” BMW, l’equipaggiamento può essere ampliato abbondantemente attingendo a piene mani alla voluminosa lista disponibile.

I prezzi della nuova Z4, disponibile da subito presso la rete ufficiale BMW, partono dai 39.400 euro della sDrive23i, passando dai 44.800 della 30i, mentre per la performante sDrive35i sono necessari 50.400 euro a cui consigliamo caldamente di abbinare il cambio automatico/sequenziale a sette rapporti.

Fonte: Omniauto.it

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