Audi vince la 78ª edizione della 24 ore di Le Mans

Nonostante nei giorni scorsi la Peugeot abbia iniziato bene l’avventura della 24 ore di Le mans mettendo a segno un poker impressionante, occupando i primi quattro posti dello schieramento, la 78ª edizione della gara è stata vinta dalla Audi . Nella categoria principale, la LMP1, la casa di Ingolstadt ha conquistato l’intero podio con i suoi tre team.

La vittoria è andata alla R15 TDI guidata da Bernard-Dumas-Rockfeller, i quali erano partiti dalla quinta posizione.
Subito dietro è giunto l’altro equipaggio dell’Audi Sport Team Joest composto da Fassler-Lotterer-Treluyer, settimo dopo le qualifiche.
La terza R15 TDI di Dindo Capello, Tom kristensen e Allan McNish, veterani di questa competizione che in tre portano a casa ben 13 titoli, nonostante un incidente che li ha rallentati nella notte sono stati in grado di risalire nella classifica, chiudendo in terza posizione assoluta allo scadere delle 24 ore.

La R15 TDI vincente ha anche ottenuto il record di percorrenza con 397 giri coprendo una distanza di 5.410 km, migliorando il precedente primato detenuto dalla Porsche 917 nel 1971. Il risultato ottenuto è stato anche frutto della tecnologia sviluppata dai tecnici Audi. Il motore V10 TDI della R15 TDI è sovralimentato mediante turbine a geometria variabile VTG, il quale ha permesso di sviluppare propulsori più piccoli ed efficienti capaci di reggere senza inconvenienti temperature superiori ai 1000°C.
Questa tripletta replica gli analoghi piazzamenti conseguiti nel 2000, 2002 e 2004 e consente a Audi di raggiunge la Ferrari a quota 9 successi assoluti condividendo il secondo gradino del “podio”, alle spalle della Porsche che ha ottenuto negli anni 16 vittorie a Le Mans.

Sfortunata la Peugeot. Le vetture del Leone si sono alternate al comando per due terzi della gara.  Dopo la 15° ora, la 908 HDi FAP  n. 2 – in quel momento in testa – è stata costretta al ritiro per un inconveniente al motore. Vana la rincorsa della vettura n. 1 per riconquistare la leadership, pur facendo segnare il miglior tempo sul giro in gara con 3’19”074 alla media di 246,84 Km/h, che si è dovuta ritirare a causa della rottura del motore.
La casa francese nel 2009 con una doppietta aveva ottenuto la sua terza vittoria a Le Mans.


I Grandi “ex”. Alla 24 Ore partecipano anche “big” del passato, soprattutto per soddisfare una passione mai sopita. Emanuele Pirro, ex top driver Audi, è risultato 15° con la Lola-Judd Coupé che divide con Dryson e Cocker, giusto davanti alla famiglia Mansell (Nigel coi due figli) che si alterna alal guida di una Ginetta-Zytek; David Brabham (vincitore lo scorso anno con la Peugeot) e Marc Werner (altro ex Audi) sono 17esimi con una HPD di LMP2, mentre Mika Salo (che sostituì Schumacher infortunato sulla Ferrari di F.1) è 40esimo con una 430 GT. Qualche difficoltà per i big del Wtcc Jorg e Dirk Muller e Farfus perché la loro BMW M3 GT2, penalizzata dal regolamento, non è così competitiva come lo è stata nella vincente 24 ore del Nürburgring (le due vetture sono al 45° e 46° posto); va peggio ai figli d’arte Nicolas Prost e Marco Andretti, che non saranno al via con la loro Lola-Rebellion.


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