Montezemolo boccia il motore elettrico, il futuro è ibrido

La Ferrari che non sposa il motore elettrico fa notizia, ma indica anche una strada precisa per il futuro, non solo delle supercar sportive. Il presidente Montezemolo lo ha ribadito ancora una volta con forza nei giorni scorsi, la via scelta del costruttore di Maranello per adeguare le sue vetture alle norme attuali non sarà questa.

“Non vedrete mai una Ferrari elettrica – ha detto Montezemolo – perché non credo in questo tipo di auto. Non penso che rappresentino un passo avanti importante per combattere l’inquinamento e le emissioni di Co2. Però stiamo lavorando sodo sulla Ferrari ibrida.

Sarà questo il futuro e spero in un paio di anni di poterla presentare”.

E in fondo la strada tracciata dal ‘Cavallino’ negli ultimi anni è chiara a tutti. La Ferrari punta sull’ibrido, come mostrato anche l’anno scorso quando al Salone di Ginevra apparve la concept car HY-KERS, prototipo sviluppato sulla base della 599 e che per la prima volta montava su una vettura di serie il Kers derivato direttamente dalla Formula 1.

Un ibrido peraltro potentissimo che avrebbe o avrà nel caso di una produzione in serie una potenza superiore rispetto alla concorrenza di almeno 100 cavalli grazie al sistema di recupero d’energia, riducendo al contempo le emissioni di almeno il 35%.

L’impressione è che sempre più nei prossimi anni, soprattutto per le Case direttamente coinvolte anche nel ‘Circus’ e che hanno anche produzione stradale in serie, sarà la Formula 1 a dettare la linea delle motorizzazioni da montare sui veicoli stradali di tutti i giorni.

Dal 2014 i nuovi regolamenti imporranno l’utilizzo degli 1.6 V6 sovralimentati, con limitazione nel flusso di carburante e utilizzo del Kers. Una riforma che i produttori hanno appoggiato e per la quale stanno lavorando, che darà frutti anche sui loro nuovi modelli.

Come ha affermato il presidente di Renault Sport, Jean-Francois Caubet, “abbiamo condotto un lungo studio su quello che saranno le vetture stradali nei prossimi 5-6 anni e probabilmente almeno il 60 o 70% del mercato sarà diventato ibrido o totalmente elettrico”. Il tutto con un utilizzo limitato al minimo dell’elettronica, il che per chi guida non sarà affatto un dispiacere.

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