Renault verso l’auto elettrica

Zero emissioni, la strategia del Costruttore francese. La prima Renault elettrica sarà la Kangoo Be Bop nel 2010, seguiranno altri tre modelli tra i quali una vettura di segmento B nata espressamente per essere alimentata solo a batterie mentre le altre due saranno derivate da altri modelli “normali” e una di queste sarà a tre volumi per quei mercati dove questo tipo di vettura è particolarmente gradito.

Parola di Thierry Koskas, direttore del programma per i veicoli elettrici del Marchio francese che sta lavorando intensamente a questa nuova tecnologia insieme al suo alleato Nissan, anch’esso in procinto di lanciare la propria offensiva nel campo delle auto alimentate dal flusso di elettroni.

Koskas vede nel 2015 un mercato mondiale di 3 milioni di automobili, un terzo dei quali in Europa e Renault si dice pronta a partire già dal 2010 con un volume produttivo di oltre 100mila veicoli prodotti in due stabilimenti francesi e anche in altri paesi. L’obiettivo è di giocare d’anticipo per guadagnare con l’elettrico una quota di mercato superiore a quella detenuta nello scenario attuale. Koskas vuol che le Renault elettriche siano popolari, con un prezzo d’acquisto equivalente, ma con un costo di esercizio inferiore e facile da utilizzare sia nella guida, sia per la ricarica. Non quindi una vettura costosa da diffondere attraverso le flotte vendute agli enti sociali e alle aziende, ma per i privati.

A livello di prodotto, le Renault avranno un solo motore elettrico, fornito da un produttore europeo, e batterie al litio sviluppate insieme alla giapponese NEC capaci di assicurare 150 km di autonomia con una ricarica. Il costo – ammette – è ancora elevato (circa 7mila euro), ma un modo per rendere l’auto elettrica economica c’è ed è venderla separata dalla batteria che invece sarebbe a noleggio. Altra particolarità sarebbe che, una volta esaurita la carica, non sarebbe necessario sfruttare la rete domestica né le colonnine di rifornimento, ma recarsi presso una stazione preposta per smontare in pochi minuti la batteria scarica e montarne una carica, come se fosse la cartuccia di un computer e tutto in pochi minuti togliendo ogni problema di tempo con la sicurezza di avere una batteria sempre al meglio dell’efficienza e, prevedendo una naturale evoluzione tecnologia, che offra qualcosa in più in termini . Per richiamare un altro paragone, sarebbe come cambiare i cavalli alla carrozza, come si faceva nelle vecchie poste.

Quanto alla batteria, Koskas dice che la sua forma sarà studiata sulla forma della vettura e sistemata in larghezza, ma sarà sempre più stretta del corpo di almeno 30 cm per ottemperare alle normative per la sicurezza. Su questo, non ci saranno compromessi: le Renault elettriche, come quelle con i motori a scoppio, avranno 5 stelle EuroNCAP.

A proposito dei costi e della concorrenza, Koskas ha sottolineato l’importanza dell’appoggio statale, sia nella fornitura di infrastruttura sia nell’incentivazione economica per l’acquisto. Parlando degli incentivi presenti in Francia per i veicoli elettrici di 5mila euro, dice che l’entità è più che sufficiente ed è importante che sia fissa. Per ottenere questo non solo in Francia – continua – è un bene che ci siano più costruttori che puntano all’elettrico e una massa critica che eserciti una pressione verso le istituzioni.

Fonte: Omniauto.it

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