L’amministrazione Obama, da tempo, ha deciso di stanziare un pacchetto di misure da 2,4 miliardi di dollari per lo sviluppo dell’auto elettrica, con l’obiettivo di raggiungere il milione di unità nel 2015 e di creare 700 mila posti di lavoro nel settore delle energie pulite.
Per questo motivo la Ford sta accelerando la commercializzazione di vetture ad energia pulita, stringendo accordi di collaborazione sia con la Compact Power, azienda controllata dalla sudcoreana Lg per la fornitura di batteria al litio, sia con la Magna, il colosso austro-canadese attivissimo nel settore delle auto a emissioni zero.
Sherif Marakby, responsabile dei progetti elettrici e ibridi Ford, afferma : “Stiamo portando avanti rapidamente la nostra strategia di elettrificazione per creare in Michigan un polo di eccellenza del settore”. L’auto a batterie deve essere assemblata e prodotta negli Stati Uniti, altrimenti non sarà possibile fruire degli incentivi promossi dalla Presidenza Obama.
La Ford Focus elettrica, in arrivo l’anno prossimo, avrà un’autonomia di 160 km, grazie alle nuove pile agli ioni di litio fornite dalla Compact Power. Successivamente, la gamma ecologica Ford prevede l’introduzione nel 2011 del Transit Coonnect Elettric, una vettura a scopo commerciale, mentre nel 2012 debutteranno due nuove vetture ibride di ultima generazione e un altro mezzo plug-in. Tutti questi veicoli sono sviluppati sull’inedita piattaforma media, che sarà impiegata per la prima volta sulla nuova Ford Focus (anche nelle versioni tradizionali a benzina e diesel) al debutto nei primi mesi del 2011.
Le componenti meccaniche, come il motore elettrico, l’inverter, il cambio, l’elettronica di controllo, gli impianti di raffreddamento delle batterie e altre parti fondamentali saranno sviluppate in collaborazione dalla Ford con la Magna. La politica statunitense sembra sia sempre più orientata verso l’introduzione e la commercializzazione di veicoli ad emissioni zero, mettendo a disposizione fondi per la realizzazione di tali vetture, coniugando sia il rispetto dell’ambiente, sia la creazione di nuovi posti di lavoro. Come sempre, gli USA sono sempre due passi avanti rispetto ad altri paesi, i quali al contrario dirottano fondi e politiche verso energie obsolete ed inquinanti.