Una è la maggiore Casa produttrice di Germania e tra le leader al mondo; l’altra è in Europa la più grande compagnia che si occupi di energia. Ecco perché BMW e Siemens hanno deciso di unire le loro forze per un progetto di ricarica delle auto elettriche che potrebbe anche stravolgere in positivo il mercato futuro.
L’idea di base è quella di un’automobile capace di ricaricarsi senza doverla attaccare ad una presa, come avviene con quelle attuali che pure di anno in anno stanno riducendo i tempi necessari per una piena autonomia. Negli ultimi anni è stato presentato un po’ di tutto, da apposite corsie stradali per la ricarica a induzione (ossia con materiale magnetico passando sul quale appositi sensori danno una microricarica) oppure piastre piazzate nell’asfalto stradale, ma si è trattato più che altro di palliativi irrealizzabili. Non così sembra per il progetto BMW-Siemens, soprattutto perché per la prima volta viene coinvolta direttamente un’importante industria di produzione elettrica.
Il progetto, presentato di recente alla Fiera di Hannover, prevede l’utilizzo della tecnologia wireless ormai ampiamente utilizzata nel mondo dell’informatica e della telefonia e verrà testata materialmente sin dal prossimo maggio a Berlino, una delle capitali europee che prima di altra si sta attrezzando per un futuro a bassissimi consumi.
Materialmente il sistema prevede una stazione di ricarica potenziata a 3,6 kilowatt che attraverso l’uso di una bobina piazzata a terra è capace di generare un campo magnetico che porta direttamente la corrente ad una bobina più piccola piazzata sul fondo della macchina in modo da poterla caricare. Basterà quindi prevedere piazzole o aree di sosta appositamente dedicate per rendere facilmente accessibile il servizio e vedere le vetture in pochi minuti ricaricate di almeno il 90%. Ovviamente una tecnica poco invasiva a livello ambientale, come garantisce Siemens, e soprattutto con l’appoggio del Governo tedesco. Come a dire che il futuro comincia a bussare alla porta.