Rc auto, nuovi disastrosi controlli a Napoli

Controlli dei carabinieri a Napoli: 10% di veicoli fermati senza una regolare assicurazione auto. La situazione è allarmante ed è dettata anche dal caro polizze che affligge in particolar modo la Regione Campania.

Il costo delle assicurazioni è divenuto insostenibile per molti italiani e, nel Bel Paese, si cominciano a registrare delle situazioni allarmanti. In recenti controlli dei carabinieri dei veicoli circolanti nel centro storico di Napoli, oltre il 10% dei mezzi è risultato sprovvisto dell’assicurazione. Più precisamente il dato è emerso dalle verifiche effettuate dai militari dell’Arma del Nucleo Radiomobile, nei quartieri Spagnoli e nelle aree del Pallonetto a Santa Lucia per un totale di 1643 persone controllate e 984 mezzo tra automobili e moto.Questi sono dati che, senza ombra di dubbio, fanno riflettere anche perché stiamo parlando di una zona dello Stivale dove le compagnie non amano (anche per questione di studi statistici) assicurare a buon prezzo gli automobilisti. A questo proposito si pensi che un guidatore-tipo residente a Napoli può arrivare a pagare tre volte tanto rispetto a un suo omologo residente a Milano. L’aumento dei controlli è stato deciso con l’obiettivo di prevenire e reprimere comportamenti che potenzialmente mettono a rischio la sicurezza: accertate 450 violazioni al Codice della Strada e ritirate 32 patenti di guida (in maggioranza per eccesso di velocità) e 78 carte di circolazione ad auto e moto senza revisione periodica.

Inoltre, i controlli dei carabinieri a Napoli hanno portato al fermo amministrativo 32 motorini i cui conducenti circolavano senza casco protettivo. In totale sono stati 119 i mezzi, tra auto e moto, sequestrati dai carabinieri in quanto sprovvisti di assicurazione auto.Situazione, quindi, preoccupante quella dell’assicurazione auto in Italia soprattutto alla luce della clamorosa marcia indietro del Governo Monti riguardo la tanto chiacchierata tariffa unica tra Nord e Sud per l’Rca. Le compagnie hanno “dettato legge” e in molte zone del Paese, ora, regna il caos.

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