Pompe bianche come trovarle

pompe biancheFinito il periodo degli sconti ai distributori (Eni, Ip, Total ecc.) in cui lunghe code di automobili si accalcavano alle pompe di benzina soprattutto nel fine settimana, gli automobilisti italiani tornano a fare i conti con il caro carburanti. Ormai la benzina si aggira sui due euro al litro e  il diesel non è di meno tendendo ad oscillare tra l’ 1,8 e l’ 1,9 euro a litro.

Arrivano le liberalizzazioni: ecco il parere dei benzinai

Con le nuove liberalizzazioni si spera  che vengano create “le condizioni legislative perché gli automobilisti possano acquistare i carburanti ai prezzi migliori anche al distributore sotto casa”. A dirlo è il segretario nazionale di Fegica Cisl, Alessandro Zavalloni, riguardo al decreto liberalizzazioni  che entro dieci giorni sarà approvato dal Governo Monti. L’argomento è delicato ed ha sollevato molte polemiche, soprattutto tra tassisti, farmacisti e notai , ma non sembra preoccupare gli addetti ai lavori nelle stazioni di rifornimento.

Sciopero dei benzinai: i consumatori si ribellano

“Il petrolio scende a 64 dollari, ma alla pompa la benzina sale”. Inizia così un polemico comunicato stampa a firma dell’Adiconsum che, in merito allo sciopero dei benzinai (fissato per mercoledì e giovedì), denuncia lo “scandalo” delle royalty che i consumatori pagano sulla benzina e sugli acquisti negli autogrill. “È assurdo che il gestore abbia un compenso di 4 cent/litro e sullo stesso litro la società autostrade possa beneficiare di royalty fino a 20 cent”, si legge nella nota, che prosegue affermando che è “assurdo, perché le autostrade sono un servizio pubblico gestito in concessione dalle società autostrade”. Per rispondere positivamente alle richieste dei gestori, secondo l’Associazione dei consumatori, basterebbe ridurre il peso di queste royalty.