Kia Sportage EcoSuv 2.0 2WD

Sport Utility compatta e gpl per un impatto ambientale… medio.
Non si può dire che la definizione di EcoSuv le calzi a pennello, ma c’è di peggio. La Sportage bi fuel, oltre all’alimentazione a gas ha il merito, tra le Sport Utility, delle dimensioni e del peso contenuti e della disponibilità di una versione a 2 ruote motrici, quella che abbiamo provato.

Un’auto certamente con alcune qualità interessanti e un prezzo aggressivo, ma appartenente a un segmento di cui continuiamo a non vedere l’utilità, salvo per alcuni tipi di uso ben preciso.

In particolare, immagine imponente e posizione di guida elevata a parte, nell’uso non abbiamo notato particolari vantaggi rispetto a una station wagon: un tipo di vettura che certamente consuma meno, ha prestazioni migliori e ha un prezzo inferiore.

Dubitiamo che l’elevata altezza dal suolo sia una caratteristica irrinunciabile per l’utente medio di Suv. Se la motivazione per mettere sul mercato le Sport Utility fosse solo questa si potrebbe investire una parte della differenza di prezzo (diciamo 2-4000 euro) rispetto a una station per realizzare un sistema di assetto variabile sulla familiare e ottenere…il meglio dei due mondi. O, più semplicemente, si potrebbe optare per le varie derivazioni di normali berline o familiari elaborate tipo fuoristrada leggero (come le versioni “Cross” di Volkswagen, per intenderci) pur mantenendo due ruote motrici. O, ancora, per modelli – comunque un po’ costosi – tipo Subaru Outback, station wagon “rialzata” che certamente è meglio equipaggiata di qualunque Suv classico per affrontare il fuoristrada leggero, grazie alle marce ridotte e alla trazione integrale permanente.

Con il Gpl scendono le emissioni e il prezzo sale poco
Indubbiamente la Sportage EcoSuv, specie in versione 2WD, attrae per il prezzo molto contenuto, potendo anche sfruttare gli ecoincentivi 2009 per le auto a Gpl. Listino e costi d’uso la rendono attualmente più competitiva dell’alternativa diesel 2.0 da 110 kW/150 cv, rispetto alla quale ha prestazioni paragonabili grazie a una massa inferiore (120 kg di vantaggio); consuma 9,5 l/100 km di Gpl contro i 7,2 della versione a gasolio, carburante che alla pompa costa circa il doppio. Il 2.0 da 104 kW/141 cv dell’EcoSuv adotta la fasatura variabile in modo continuo (CVVT) e appare quasi esuberante per il tipo di auto. Con il Gpl le emissioni scendono da 190 a 168 grammi/km, valore buono per una Suv ma non eccezionale in assoluto e comunque battuto dalle migliori Sport Utility diesel (146 grammi/km per la Toyota Rav4). La EcoSuv costa 1950 euro più della monofuel, ma si può contare, per tutto il 2009, sull’ecoincentivo di 1500 euro. Inoltre si potrebbero sfruttare offerte temporanee di Kia: in fase di lancio a settembre 2008, la 2WD Active era acquistabile a soli 18.650 euro. La 4WD costa 2000 euro in più della trazione anteriore e consuma un po’ di più. L’allestimento superiore Active Class è abbinato alla sola trazione integrale e per 2000 euro aggiuntivi offre cruise control, interni parzialmente in pelle e cerchi da 17” invece che da 16”, in ogni caso in lega leggera. La dotazione della Active comunque è già ricca includendo tra l’altro 8 airbag, climatizzatore automatico e controllo stabilità e trazione.

Interni: tanto spazio in ogni direzione
Lecito attendersi, da un’auto larga 180 e alta 173 cm, molto spazio interno per spalle e testa. Attesa confermata: quello che sorprende un po’ è la buona lunghezza interna dell’abitacolo e del vano bagagli, considerando la lunghezza (435 cm) da compatta di ultima generazione. Il posto guida è comodo, con sedile regolabile in altezza, come il volante (non regolabile in profondità). Un po’ fastidioso per le persone di piccola statura la lunghezza elevata del piano del sedile. Il livello di finitura interno è buono, considerando il prezzo competitivo. La EcoSuv si distingue internamente per il commutatore manuale benzina/Gpl circondato dai Led che indicano, con la consueta imprecisione a cui siamo ormai rassegnati nelle bi fuel a Gpl, il livello di gas nel serbatoio. Nell’uso normale, la commutazione tra i due carburanti è ovviamente automatica, con avvio a benzina e passaggio a Gpl non appena il motore è abbastanza “caldo”, con sequenza inversa se il gas si esaurisce.
Il bagagliaio è capiente e, abbattendo i sedili posteriori, mantiene un piano di carico piatto. Comodo il sistema di ripiegamento, che abbassa lievemente la seduta per guadagnare qualche centimetro di spazio in altezza. Pratiche le soluzioni del lunotto apribile e della tendina copribagagli estensibile; apprezzabile al presenza della regolazione dell’inclinazione degli schienali posteriori.

Buon comportamento stradale, consumi un po’ elevati
Alla guida della Sportage, si apprezza una buona maneggevolezza, sia nel destreggiarsi nel traffico cittadino – il diametro di sterzata dichiarato è di 10,8 metri – sia in termini di guida veloce. Quest’ultimo aspetto ci interessa per la capacità di scarto di ostacolo, molto migliorata dall’intervento dell’Esp, di serie. Il controllo elettronico è disinseribile e permette a chi vuole guidare aggressivamente (ma perché!?) di evitare, in caso di slittamento, il taglio dell’alimentazione deciso e prolungato che rallenta la velocità di uscita dalle curve. Una regolazione prudente che, secondo noi, è invece in linea con lo spirito della vettura. La rapportatura del cambio è normale, con quinta di riposo (35 km/h circa ogni mille giri) ma che assicura buone doti di ripresa alle velocità autostradali. Velocità che è meglio contenere se si vuole evitare una secca impennata dei consumi: la penetrazione aerodinamica non è certo il forte della Sportage se con 140 cv circa non si arriva a 180 km/h. Appare comunque difficile raggiungere il valore dichiarato di 10,5 km/litro, serve davvero un piede leggero e grande attenzione. Più realistico considerare come media un valore tra gli 8 e i 9 km/litro, scendendo anche sotto i 7 se si sfrutta spesso la brillantezza del propulsore. Per fortuna l’impianto Sequent di Brc è di quelli che non incrementano troppo il consumo a Gpl e il serbatoio da 61 litri (48,8 effettivi) consente una buona autonomia (virtualmente 500 km), a meno di non viaggiare in autostrada a velocità di codice: la scarsa aerodinamica si fa sentire pesantemente sui consumi. Il comfort è buono, con taratura morbida delle sospensioni che, però, non innesca fastidiosi dondolii del corpo vettura. Buone le qualità generali di cambio e sterzo. In fuoristrada, la EcoSuv 2WD ha poco da far valere, salvo l’altezza dal suolo. Il sistema antislittamento può aiutare a trarsi d’impaccio, ma va ricordato che si disattiva quando si “sfriziona” per partire da fermo.

SCHEDA TECNICA

Motore
Cilindrata (cc): 1975
Emissioni (g/km CO2): 168 (G)
Potenza (kW/cv – giri/minuto): 104/141 (B) – 6000
Coppia (Nm – giri/minuto): 184 (B) – 4500

Meccanica
Trasmissione: cambio manuale a 5 rapporti
Trazione: anteriore

Prestazioni
Velocità massima (km/h): 177 (G)
Accelerazione (0-100 km/h): 10,8 (G)
Consumo medio (l/100 km): 9,5 (G)
Autonomia (km): 720 (B) + 510 (G)

Dimensioni e massa
Lunghezza (cm): 435
Larghezza (cm): 180
Altezza (cm): 173
Passo (cm): 264
Peso (kg): 1470
Serbatoio benzina: 58 litri
Serbatoio Gpl: 48,8 (effettivi)
Posti: 5
Bagagliaio (min-max in litri): 392 – 1442

Prezzo (euro): 23.900 (22.400 con incentivi)
Sito: www.kia-auto.it

Fonte: Autoambiente.com

1 Comment

  1. nik

    NON MI SEMBRA CHE CI SIA IMPARZIALITA IN QUESTO ARTICOLO VEDI PER I CONSUMI E PER L’ESTETICA CHE SECONDO ME ANDREBBE AFFRONTATA PIU SERIAMENTE ED IN MODO IMPARZIALE LA ECOSUV IN CONFRONTO AL PREZZO MERITA UN ELOGIO VERO E SINCERO IN QUANTO ALLA VELOCITA NON SI TIENE CONTO DEL PESO DELLA VETTURA E NON SI METTE IN RISALTO LA FIGURA DELL’AUTO QUINDI RITENGO A MIO PARERE UN ARTICOLO PROVA DI PARTE ALLA CONCORRENZA !!!!!

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