L’Asaps al Senato: più controlli e tolleranza zero

Sulla riforma del Codice della Strada l’Asaps non ha dubbi: “E’ bene ogni modifica di legge che renda più severe le norme”. Convocata ieri dall’Ottava Commissione Lavori pubblici del Senato per un’audizione in merito all’esame del Disegno di legge n. 1720, relativo alla sicurezza stradale, l’Associazione ha prima illustrato i dati in possesso circa gli obiettivi raggiunti nella diminuzione dell’incidentalità e poi ha elencato le sue proposte per migliorare la sicurezza in Italia.

Durante l’audizione, il presidente dell’Asaps Giordano Biserni ha ricordato come nell’ultimo anno gli incidenti sono diminuiti e come, dopo le modifiche di legge degli ultimi due anni, l’incremento dei controlli con gli etilometri (250.000 nel 2006, 800.000 nel 2007 +220%, 1.400.000 nel 2008 +43% e probabile quota 1.800.000 nel 2009) ha alzato la probabilità di subirne uno da una volta ogni 140 anni ad una ogni 18-19 anni. “Nessuna medicina anche la più potente, sarà utile se non ci saranno i medici e gli infermieri (in divisa) che la somministrano”, ha detto Biserni, chiedendo al Senato più attenzione alle forse dell’ordine. Per esempio, la Polizia Stradale che oggi schiera mediamente 1.450 pattuglie al giorno (360 a turno), manca da oltre 20 anni di circa 1.500 agenti in organico: in pratica se venisse ripianato quel vuoto di divise, si potrebbero impiegare su strada almeno altre 450 pattuglie al giorno, ciò costituirebbe un incremento di un terzo di centauri su strada.

Sul tema alcol, l’Asaps ha proposto che il valore alcolemico zero, già previsto per i neopatentati e i conducenti professionali, sia esteso a tutti i recidivi per almeno 3 anni dopo il primo controllo positivo e Biserni ha ribadito la necessità di arrivare a 4-5 milioni di controlli con l’etilometro ogni anno. Inoltre, dato che per l’Asaps è findamentale la partecipazione delle Polizie Locali, si dovrebbe prevedere che tutti i comuni, con un numero di abitanti superiore a 5.000 o a 5 agenti nel loro organico, dovrebbero obbligatoriamente dotarsi di etilometri e di narcotest. Per gli stessi comuni dovrebbero essere previsti specifici contributi per l’acquisto degli strumenti e il riversamento a loro favore di una percentuale delle sanzioni derivanti a procedimento concluso.

Sulla velocità l’Associzione ha ribadito di essere contraria all’ipotesi del limite a 150 km/h nelle autostrade a 3 o 4 corsie ed ha sottolineato come in nessun altro paese del mondo si stia pensando di elevare i limiti attuali. Altre perplessità riguardano la potenza dei mezzi in circolazione. A proposito della patente a punti l’Associazione ne ha evidenziato la positività, ma anche il lento declino. I conducenti hanno presto compreso che è difficile perdere i punti ed è facile recuperarli, per questo il sodalizio degli agenti ha proposto corsi per il recupero dei punti con verifica ed esame finale, anche con la prova pratica di guida. In merito ai due punti omaggio per ogni biennio la proposta è che, come è stato recentemente fatto in Spagna, vengano assegnati ai conducenti solo se si saranno raggiunti positivi obiettivi globalmente e preliminarmente prefissati, sulla sinistrosità stradale entro i bienni 2010/2011 e 2012/2013.

Infine, oltre a ricordare quanto lavoro c’è da fare in Italia per diffondere la cultura della sicurezza stradale, l’Asaps ha invocato interventi per regolamentare il procedimento davanti ai Giudici di pace – “che spesso interpretano più un ruolo di assistenti sociali e di difensori civici che di giudici terzi” – ed ha sottolineato “la sistematica umiliazione degli agenti che compaiono nei dibattimenti per la discussione dei verbali contestati”. Per questo “la situazione deve essere bilanciata con la garanzia di una sistematica presenze di un qualificato rappresentante della P.A. nella discussione, una sorta di avvocatura dello Stato per questo tipo di procedimenti”.

Fonte: Omniauto.it

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