Tecnologia Start-Stop preferita all’auto elettrica

Secondo il recente studio della Pike Research la tecnologia più ambita per realizzare la mobilità sostenibile non sarà l’auto elettrica, né quella ibrida, bensì il sistema dello “Start-Stop”. I consumatori sono più interessati ad acquistare veicoli che riescano a ridurre i consumi di carburante e, al contempo, non abbiano un elevato prezzo.

L’auto elettrica e quella ibrida sembrano non soddisfare almeno una delle due condizioni, perciò si prevede che nel 2017 saranno venduti venticinque milioni di prototipi con la tecnologia Start-Stop, a fronte dei pochi milioni di veicoli ibridi.

Lo Start-Stop è un sistema che entra in funzione spegnendo il motore durante le fermate brevi, quando si ha intenzione di proseguire la marcia entro poco tempo, per poi riavviarlo senza alcuna esitazione non appena si annulla la pressione sul pedale del freno. Ciò consente di azzerare il consumo di carburante durante la fermata, e conseguentemente ridurre la spesa del consumatore alle stazioni di rifornimento.

La nuova tecnologia è economicamente competitiva e più vantaggiosa per due caratteristiche, i costi di produzione e il risparmio nel suo utilizzo, ed è questo che induce gli acquirenti a preferirla rispetto ai veicoli elettrici, più dispendiosi. Le industrie automobilistiche sono spinte a soddisfare la grande richiesta del mercato, che si sta sviluppando ora negli Stati Uniti e nell’Asia, ma che da tempo ha avuto seguito in Europa, con ben tre milioni di auto vendute solo nel 2011: per questo sono in via di sviluppo ricerche su tecnologie che riducano i consumi e i costi delle vetture, richieste anche da un pubblico giovane che preferisce l’economicità alle prestazioni.

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