Stress, salute e denaro: ecco i costi dell’automobile

L’italiano “medio” passa ogni anno 500 ore in mezzo al traffico e se le avesse impiegate per lavorare gli avrebbero fruttato 1.300 euro in più sulla busta paga. E’ questo che emerge dalle varie ricerche in merito ai costi dell’automobile condotti da diversi enti e messe a confronto da OmniAuto.it. Un bilancio non molto confortante, considerando che solo nel 2008 gli italiani hanno pagato 2.160,9 milioni di euro solo per far revisionare le proprie auto presso le officine private autorizzate, contro i 2.038,8 dell’anno precedente (+6%).

L’automobile, anche se rimane il mezzo preferito per risparmiare (soprattutto quando si va in vacanza), costa. Non solo in termini economici, ma anche di salute e stress. Il tempo perso in città imbottigliati nel traffico è quello che ha il prezzo più elevato. Un’indagine condotta dall’ACI in quattro città campione (Roma, Milano, Torino e Genova) ha dimostrato che i romani e i milanesi passano più di 500 ore l’anno in macchina e che per loro lo spostamento medio dura circa 60 minuti tra smog, clacon e vari rallentamenti. Ma il dato più preoccupante riguarda la situazione nelle città più piccole, che hanno dimostrato di soffrire degli stessi svantaggi. I torinesi passano 450 ore l’anno in auto e i genovesi 380.

Ma l’auto presenta anche un costo sociale. Una equipe della Harvard public Health School ha pubblicato uno studio che conferma un noto sospetto: nelle città inquinate si vive meno. L’indagine, condotta in 51 città americane, ha stimato che la vita media di un essere umano si allungherebbe da alcuni mesi fino a sette anni se vivesse in un’ambiente urbano più pulito. Un dato di fatto a cui le auto, responsabili fino al 50% delle emissioni di gas serra in alcune aree degli Stati Uniti e del 12% in Europa (come stima al rialzo l’Agenzia Europea dell’Ambiente), sono state ormai messe di fronte.

Le iniziative statali per incentivare la diffusione di quelle a basso impatto ambientale – su cui i costruttori stanno investendo di più – si stanno moltiplicando in vari paesi del mondo e anche in alcune aziende la mentalità sta cambiando. Il colosso tecnologico Siemens, ad esempio, ha promesso ai dipendenti un aumento in busta paga per chi rinuncia a SUV o auto di grossa cilindrata, per vetture ecologiche o mezzi pubblici.

Fonte: Omniauto.it

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *