Riconosciuto un nuovo reato: quello di omicidio stradale

Finalmente è stato deciso, lo ha comunicato il ministro dei trasporti, Corrado Passera, è stato riconosciuto il reato di omicidio stradale. Scatterà in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe. 

LA NOTIZIA – Era anche ora !!  Corrado Passera, ministro dei trasporti, ha affermato che il governo Monti introdurrà un nuovo reato, quello di omicidio stradale. La dichiarazione dell’ex banchiere, ora uno dei membri più influenti dell’esecutivo tecnico, apre dunque uno spiraglio alla richiesta delle tante associazioni di parenti di vittime della strada, che da tempo invocano pene più severe per chi uccide guidando in stato di ebbrezza oppure sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La più recente iniziativa è quella di seicento cittadini della provincia Forlì-Cesena – a Forlì ha la propria sede la Asaps, associazione nazionale per la sicurezza stradale – che hanno sottoscritto un appello affinché sia appunto inserito nel codice penale il reato di omicidio stradale.

DETTAGLI – Il nuovo reato sostituirà il semplice omicidio colposo -con pene da un minimo di 3 a un massimo 10 anni – nei casi di morte in incidenti stradali, è stato appoggiata da centinaia di migliaia di persone in tutta Italia. Il ministro Passera ha specificato che il “reato sarebbe configurabile quando un conducente commetta omicidio in condizioni di guida con tasso alcolemico sopra 1,5% grammi per litro, ovvero di guida alterata dall’assunzione di sostanze psicotrope o stupefacenti, e punibile con una pena detentiva non inferiore nel minimo a otto anni e nel massimo a diciotto anni nonché con la previsione dell’arresto in flagranza”. E ha aggiunto che come pena accessoria ci sarebbe la revoca della patente di guida, una giustissima punizione per chi si macchia di questo reato!


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