Le auto d’epoca non conoscono recessione.. perchè?

Valutando il numero di automobili di lusso presenti all’ultima edizione del 1000 Miglia (che ricordiamo essere una delle principali manifestazioni in materia di auto d’epoca) si potrebbe dire con una certo ottimismo che la crisi economica e finanziaria che ha sconvolto i mercati mondiali, sia giunta finalmente alla fine dei sui giorni, ma a ben vedere sembra che la situazione non sia proprio così positiva, in quanto da quanto emerso sembra che l’unica eccezione colpita dal crollo delle borse, sia stato proprio il comparto delle automobili d’epoca.

Ebbene si, il mercato delle vetture storiche sembra essere stato, nel corso degli ultimi anni, più forte della crisi stessa.

A rivelarlo senza ombra di dubbio i numeri, infatti sono stati oltre 375 i veicoli che si sono presentati al via a Brescia e selezionati tra le 1400 domande presentate per l’iscrizione.

Nasce spontaneo chiedersi, allora, il perché di tanto successo: c’è chi parla di un bisogno di esorcizzare le perdite dovute alla crisi mentre invece c’è chi parla di un fascino indiscusso che le automobili d’epoca continuano ad esercitare sugli individui di ogni sesso e di qualunque età.

Tra le case produttrici presenti che hanno riscosso maggiore successo ritroviamo il marchio BMW e Alfa Romeo i quali hanno rispettivamente presentato due gioielli contenuti nel Museo Storico che, nonostante la tempra indebolita dagli anni, si sono rivelati due piccoli gioielli perfettamente funzionati.

C’è chi avanza timidamente l’ipotesi che le auto d’epoca oltre al fascino del passato posseggano una qualità non comune alle automobili di ultima generazione che, nonostante i grandi avanzamenti in campo tecnologico, continuano a presentare piccoli difetti a dispetto della coriacea resistenza delle auto storiche.

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