Andrea Baracco, Renault – Verso la mobilità a zero emissioni

La mobilità elettrica oggi
Dopo l’analisi sullo stato attuale della mobilità, il direttore Immagine comunicazione di Renault Italia Andrea Baracco fornisce un visione della mobilità elettrica oggi. Un “quadro” che illustra i vantaggi, in termini ambientali ed economici, dei veicoli a emissioni zero e mette a confronto i provvedimenti nazionali ed europei a favore della trazione con la “scossa”.

Quali sono le soluzioni per l’eco mobilità del futuro?

Oltre il 50% della popolazione mondiale risiede oggi all’interno delle grandi città e si prevede che entro il 2050 l’urbanizzazione coinvolgerà i 2/3 degli oltre 6 miliardi di abitanti del pianeta. Considerati gli impatti ambientali connessi all’attuale paradigma di mobilità urbana analizzati nella prima parte, non stupisce che i governi dei principali Paesi industrializzati stiano varando politiche di sostegno alla mobilità sostenibile. Rientrano in questo ambito la promozione del car sharing e del bike sharing, la chiusura dei centri cittadini alle autovetture private, il pedaggio urbano per i veicoli inquinanti (come la Congestion Charge applicata a Londra o l’Ecopass a Milano), ma anche gli incentivi alla rottamazione e alla conversione a gas dei vecchi autoveicoli e all’acquisto di veicoli a basse emissioni (metano e GPL) o a impatto zero (elettrici e a idrogeno). Secondo una recente ricerca condotta dall’Institute for business value di IBM, tra tutte le opzioni tecnologiche in grado di assicurare una riduzione degli impatti ambientali del trasporto su gomma, la trazione elettrica sembra essere quella con le maggiori potenzialità di successo nell’immediato futuro. La tecnologia, infatti, è ormai matura e in grado di garantire autonomia e prestazioni in linea con le esigenze della mobilità urbana. Inoltre considerando che il 60% dei guidatori europei percorre meno di 30 km al giorno (e più del 90% non supera i 100 km) e che ogni anno in Europa 400 mila persone acquistano una seconda o terza auto per percorrere in media meno di 70 km al giorno, il potenziale teorico di sostituzione dei veicoli convenzionali con veicoli elettrici appare considerevole.

Non solo, anche a livello operativo i vantaggi legati ai veicoli elettrici appaiono evidenti: i costi per chilometro (1-2 centesimi di euro) sono in media 5 volte inferiori a quelli dei veicoli tradizionali, mentre a livello energetico – con un consumo che varia tra 0,11 e 0,23 kWh/km – il motore elettrico risulta oltre 3 volte più efficiente di quello a combustione interna. Eppure, nonostante questa promettente potenzialità – unita ai vantaggi ambientali ed economici (zero emissioni e possibilità di fare un pieno con pochi centesimi) – poco è stato fatto in Europa per esplorarne la concreta attuabilità. A lungo le grandi case automobilistiche hanno mantenuto un approccio timido verso il veicolo a batteria e, analogamente, le politiche europee si sono orientate più sulla ricerca di soluzioni a lungo termine (legate ad esempio all’utilizzo di combustibili rinnovabili come l’idrogeno e le biomasse) che sull’implementazione delle tecnologie già disponibili. In Italia, ad esempio, ad aprile 2009 erano 6.352 i veicoli elettrici immatricolati e poco più di 11 mila le auto ibride: appena lo 0,03% del parco circolante!

Orientamenti e incentivi: come si sta muovendo l’Italia?
In Italia, Governo e amministrazioni locali stanno promuovendo la graduale sostituzione del parco veicolare con modelli meno inquinanti. Rientrano in questo ambito le politiche di incentivazione per l’acquisto di veicoli alimentati a GPL e metano, elettrici e a propulsione ibrida (benzina e elettricità) e di facilitazione alla circolazione per questa tipologia di veicoli. Il Decreto legge “misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi” del 10 febbraio 2009 prevede un contributo di 1.500 euro – cumulabile con quello per la rottamazione di veicoli Euro 0, 1 e 2 -per l’acquisto di auto a metano, elettriche e ad idrogeno con emissioni inferiori a 120 g/Km di CO2. Il Ministero dell’Ambiente ha, inoltre, da poco stanziato 8 milioni di euro a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici omologati e riconosciuti dal CIVES (la Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali del CEI). Diverse Regioni italiane (Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte, Lazio, Toscana) hanno varato leggi o accordi per l’erogazione di finanziamenti all’acquisto di veicoli elettrici e ibridi. In molti comuni i veicoli elettrici non sono soggetti alle restrizioni alla circolazione applicate a quelli termici in caso di emergenze ambientali; auto e scooter a batteria sono inoltre esentati dal pagamento del bollo e godono di importanti sconti sulle polizze RC auto. Recentemente la Lombardia e il Lazio hanno pubblicato un bando che prevede contributi molto significativi per l’acquisto di auto e moto alimentati solamente con il sistema elettrico. Nello specifico la Ragione Lombardia ha stanziato un contributo unitario di 2.000 euro per l’acquisto di vetture elettriche o ibride di cilindrata inferiore ai 2000 cc, a fronte della demolizione di un veicolo Euro 0, 1, 2, 3 a gasolio. L’incentivo è esteso anche all’acquisto di veicoli nuovi con alimentazione a GPL, metano o bi-fuel (benzina/GPL, benzina/metano). Anche il Lazio promuove nei Comuni di Roma e Frosinone l’acquisto (con massimali fino a 2.000 euro) di biciclette a pedalata assistita, ciclomotori, motocicli e autoveicoli elettrici destinati al trasporto merci.

Fonte: Autoambiente.com

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