Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge sugli incentivi

E’ entrata in vigore 2 giorni fa, il 12 aprile, la legge di conversione del decreto incentivi per il rilancio dell’economia. Il provvedimento prevede aiuti ai settore auto e moto, elettrodomestici, mobili, le norme sulle quote latte con la rateizzazione delle multe, il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, il pacchetto anti-speculazioni di Borsa, il rifinanziamento del fondo di garanzia per le Pmi, l’ammobidimento del patto di stabilità interno per gli enti locali virtuosi, che possono così avere maggiore flessibilità per gli investimenti.

Gli incentivi per l’acquisto di auto, elettrodomestici e mobili si applicheranno alle aziende che si impegnano a non delocalizzare la produzione dei beni incentivati al di fuori dei Paesi membri dello Spazio economico europeo. L’efficacia di questa disposizione è, però, subordinata alla preventiva autorizzazione dell’Unione europea. Si confermano l’allargamento degli incentivi alle due ruote fino a una potenza massima di 60 kW, viene istituito un Fondo nello stato di previsione del ministero dell’Economia con una dotazione di 400 milioni di euro per interventi urgenti e indifferibili nel settore dell’istruzione e per interventi legati a eventi celebrativi. Cancellate le norme che congelavano l’aumento dei canoni delle spiagge.

Il provvedimento stabilisce anche i termini per la richiesta di rimborso dei bond Alitalia (l’11 luglio) fissato nella misura del 50% del valore medio di Borsa dell’ultimo mese, fino ad un massimo di 100mila euro.

Due «pasticciacci» non sistemati
Non sono stati sistemati due “pasticciacci”: il primo relativo alla detrazione per l’acquisto di elettrodomestici legata alle ristrutturazioni, che spetterà per quelli di classe energetica non inferiore ad A+ (e non più A++ ). Il problema, però, è che la classe A+ esiste solo per frigo e congelatori già incentivati e fuori da questa norma. Seconda svista quella sull’installazione di impianti a metano e Gpl, introdotta in commissione alla Camera e ripresa dal maxiemendamento del Governo, che limita la disposizione agli autoveicoli immatricolati come euro 0, euro 1 ed euro 2 (mentre prima erano possibili anche per le euro 3, euro 4 ed euro 5).

Fonte: metanoauto.net

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *