L’Italia che non respira. Sardegna e Friuli le regioni con più auto inquinanti

Il Governo italiano, per il 2009, ha realizzato un pacchetto di incentivi per favorire l’acquisto di auto a impatto ambientale ridotto; gli automobilisti italiani, però, sembrano adattarsi lentamente a queste politiche amiche dell’ambiente.

A confermare questa tendenza è anche lo studio condotto da Assicurazione.it, primo comparatore online di preventivi Rc auto e moto che, prendendo in considerazione le vetture assicurate negli ultimi sei mesi ed immatricolate con doppia alimentazione fin dall’origine, rileva che solo il 4% possiede un’alimentazione ecosostenibile.

A peggiorare la situazione è anche la scarsa diffusione dei distributori di gpl/metano. Non a caso, le regioni che si aggiudicano il primato della presenza più consistente di auto inquinanti – Sardegna e Friuli Venezia Giulia (con appena l’1% delle auto circolanti alimentate in modo ecologico) e la Calabria (con il 2%) – sono anche le regioni con il numero più basso di distributori di metano o gpl. Basti pensare che, nell’Isola, i distributori a metano sono inesistenti, in Friuli ed in Calabria non raggiungono neanche la decina e quelli di gpl sono pepite più che rare.

Per alcune regioni i dati sono più confortanti. Nonostante, a livello nazionale, la percentuale di auto ad impatto ambientale ridotto sia molto bassa, in Emilia Romagna la diffusione di veicoli ad alimentazione ecosostenibile è del 7% (quasi il doppio della media nazionale), nelle Marche raggiunge il 6,5%, mentre in Piemonte e Veneto arriva al 5%.

Sebbene a livello nazionale diesel e benzina praticamente si equivalgano (49% contro 47%), se si va a vedere il sesso degli automobilisti, si notano differenze nette. Le donne guidano prevalentemente veicoli a benzina (59,5% delle automobiliste italiane), mentre gli uomini guidano soprattutto macchine alimentate a diesel (54% degli automobilisti maschi). Le donne, anche se di poco, guidano più veicoli a basso impatto ambientale (5% contro 4%).

Nel mercato assicurativo, come viene visto il discorso dell’ecosostenibilità? “In Italia- dichiara Alberto Genovese, ceo di Assicurazione.it- le compagnie non sono indifferenti all’argomento, anzi si può dire che incoraggino l’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale. Nonostante da un punto di vista assicurativo questi veicoli abbiano un rischio maggiore, le assicurazioni mantengono tariffe pressoché identiche a quelle proposte per le altre vetture”.

Il grande vantaggio dei veicoli alimentati a gpl, metano o elettricità, oltre all’ovvio rispetto dell’ambiente, è anche il costo molto ridotto del carburante; per questo motivo, specie in un momento in cui contenere i costi è un obbligo, può non sorprendere che le categorie professionali che hanno assicurato il maggior numero di veicoli di questo tipo sono insegnanti e impiegati.

Fonte: Affaritaliani.it

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