Auto elettriche, la Germania punta alla leadership entro il 2020

Germania capofila mondiale per le auto elettriche. Succederà entro il 2020, ne è fermamente sicura la cancelliera Angela Merkel che ha messo sul tavolo un piano economico importante e duraturo per aiutare chi voglia investire in questo settore: si parla di ben due miliardi di euro che vanno ad affiancare quanto già potenzialmente stanziato dai produttori tedeschi per la ricerca, pari a 17 miliardi.

Un disegno che si propone di portare almeno ad un milione le vetture elettriche entro il 2020 e addirittura a 6 milioni dieci anni dopo, con al contempo la creazioni di 30mila nuovi posti di lavoro. Una vera rivoluzione culturale e di costumi perfettamente in linea con quanto dovrebbe avvenire anche in altri Paesi, come gli Usa, per ridurre definitivamente le emissioni e ritornare ad un mondo almeno vivibile. Il messaggio della Merkel è chiaro: “La Germania dev’essere al vertice mondiale di questo mercato, diventando sia il miglior produttore che fornitore”.

Una linea che sembra piacere ai più grandi produttori tedeschi, dalla BMW all’Audi passando per Mercedes e Volkswagen, soprattutto perché si sono accorti di aver perso tempo prezioso rispetto ai loro concorrenti e in particolare chi sviluppi tecnologia motoristica in Francia, Giappone e Stati Uniti. Lo faranno anche grazie agli stretti rapporti di collaborazione con aziende cinesi.

Il piano prevede anche incentivi fiscali per chi acquisti un’auto elettrica entro il 2015: il privato sarà esentato per dieci anni dal pagamento della tassa di circolazione mentre aziende e servizio pubblico avranno agevolazioni tributarie. Inoltre alle auto elettriche sarà riservata una corsia apposita sulle strade (quella solitamente per mezzi pubblici e taxi), ci saranno parcheggi gratuiti  e garantiti anche nelle zone centrali, saranno concessi prestiti agevolati a basso tasso dalle banche e finanziarie.

E la strada verso l’auto ricaricabile è anche quella che stanno battendo le flotte aziendali e commerciali negli Usa. Con le incertezze sul prezzo presente e futuro dei combustibili, sarebbero almeno il 28% dei gestori quelli che entro la fine del 2011 si rivolgeranno al mercato dell’elettrico, cosa che già fanno grandi corrieri come FedEx o UPS.

 

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