Il futuro è nell’auto elettrica, ora sembrano averlo compreso anche i parlamentari italiani che per il 2012 stanno studiando proposte per rientrodurre gli incentivi che spingano all’acquisto di queste vetture.
Un primo annuncio è arrivato dai componenti delle Commissioni Trasporti e Attività Produttive. In particolare, come hanno spiegato Mario Valducci (Pdl), presidente della Commissione Trasporti, e Manuela Del Lago (Lega Nord) che guida la Commissione Attività Produttive, il provvedimento dovrebbe essere approvato alla Camera già prima di fine estate per passare poi al Senato e soprattutto dovrebbe prevedere incentivi (si parla di almeno 5.500 euro in modo da adeguarla alle medie degli altri Paesi europei) in base alle emissioni.
Alla base della proposta, presentata dai deputati Agostino Ghiglia e Andrea Lulli (uno del Pdl e l’altro del Pd), c’è la volontà di concedere maggiori incentivi a chi meno inquina e per aumentare ulteriormente la volontà di acquistare un’auto elettrica si potrebbe collegare la spesa per il bollo auto non solo alla potenza ma anche all’inquinamento prodotto.
Questo il commento del deputato Valducci: “Sarei già molto soddisfatto se entro 12 mesi potesse diventare legge, anche perché così sarebbe in linea con la prevista commercializzazione in Italia di diverse auto elettriche. Sappiamo quali siano i limiti dei nostri conti pubblici, ma crediamo che il minor costo della manutenzione richiesta e del carburante adottato e le agevolazioni già previste per il bollo auto, oltre ad altre che potremmo prevedere nella circolazione dei grandi centri storici delle città come l’ingresso e il parcheggio gratuito, potrebbero consentire a chi spende qualche migliaio di euro in più per acquistare un’auto elettrica di recuperarli nel giro di tre anni”.
L’Italia arriverebbe così dove il resto d’Europa è già da tempo. Facendo un rapido giro, la Danimarca prevede 19.050 euro di bonus per privati e aziende, la Francia 5.000 per i privati e 12.335 per le aziende, la Gran Bretagna 5.867 per i privati e 13.726 per le aziende, la Germania “solo” 925 sia per privati che aziende, l’Olanda 6.783 e 13.923 euro, mentre la più bassa è la Svezia con 570 euro.