I prezzi della RcAuto continuano a salire (l’ultimo aumento è del 5,4% tra giugno 2011 e lo stesso mese del 201). Ma nel prossimo futuro l’intento è quello di ridurre i costi almeno del 15-20%.Lo hanno confermato Ania e Consumatori che si sono ritrovati finalmente attorno ad un tavolo per il Forum voluto da entrambe le parti.
Le imprese assicuratrici, bacchettate di recente ancora una volta da Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, e le otto più importanti Associazioni dei consumatori hanno varato un pacchetto di sette proposte da inserire nel Ddl contro le frodi delle Rc Auto che è stato appena approvato dalla Commissione Finanze della Camera. Tutti progetti realizzabili in poco tempo e soprattutto senza nessun costo per lo Stato.
Vediamole in dettaglio: vietare la cessione del credito al risarcimento del danno RcAuto, rilanciare la procedura di conciliazione ed eliminare l’obbligatorietà della mediazione, rendere più efficace la battaglia contro le truffe assicurative, favorire l’uso delle nuove tecnologie quando si debbano liquidare i sinistri, rafforzare l’operatività della struttura antifrodi creata all’Isvap, rendere più efficace la battaglia contro le truffe assicurative modificando le procedure di offerta previste dalla legge per la liquidazione dei sinistri Rc auto, completare la disciplina sul risarcimento dei danni alla persona e intervenire sulla tabella delle lesioni micropermanenti prevedendo criteri di valutazione obiettivi.
Ovviamente si tratta di suggerimenti concreti, presentati unitariamente e che saranno oggetto di confronto con le istituzioni a cominciare dal ministero per lo Sviluppo Economico e le commissioni parlamentari competenti in materia. Francesco Avallone, vicepresidente del Forum e rappresentante di Fedefrconsumatori, ha sottolineato come non si tratti di una proposta di pace perché restano ancora troppi punti sui quali non si è trovato un accordo e uno dei primi problemi da risolvere “è il costo dei sinistri assolutamente ingiustificato: non ci preoccupa solo la frode, che comunque può essere scoperta, quanto piuttosto combattere il fenomeno dei sinistri gonfiati”.
Possibilista sulla svolta anche Fabio Cerchiai, presidente del Forum: “Abbiamo presentato un’analisi approfondita dei fattori alla base delle inefficienze nel sistema risarcitorio che determinano costi elevati sia per le aziende che per i consumatori. I prezzi nel nostro Paese non possono dirsi concorrenziali così come accade negli altri, ma le imprese non possono perdere stabilmente, sarebbe un danno grave per la collettività”. Insomma, trovare un punto d’equilibrio non si prospetta facile.